Celle solari tandem di silicio e perovskite sviluppate dal MIT

di Paola Pagliaro
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Unendo le proprietà del silicio e della perovskite, i ricercatori del MIT, il Massachusetts Institute of Technology, hanno sviluppato delle nuove celle solari tandem che offrono buone potenzialità di sviluppo. Gli scienziati hanno unito uno strato di silicio e uno strato di perovskite semi-trasparente per creare una tecnologia fotovoltaica all’avanguardia che necessita di un unico circuito elettrico e può assorbire una quantità maggiore di radiazione solare.

Dai primi test condotti sulle celle solari tandem è stata riscontrata un’efficienza già abbastanza incoraggiante per una tecnologia appena nata, pari al 13,7%. I ricercatori del MIT si sbilanciano e affermano che le nuove celle solari potrebbero raggiungere nel giro di poco tempo un’efficienza del 30-35%, riuscendo a superare le prestazioni delle celle fotovoltaiche al silicio convenzionali.

Gli scienziati avevano già creato una cella solare composta da due strati di materiali diversi per garantire un maggiore assorbimento di luce solare. La tecnologia precedente, tuttavia, richiedeva due circuiti elettrici differenti. Le nuove celle solari tandem possono invece essere prodotte come se fossero una cella unica, con un procedimento semplice ed economico che può essere realizzato su scala industriale anche con le tecnologie già disponibili sul mercato solare.

Perovskite e silicio per le celle solari del futuro

Le ricerche del MIT proseguiranno per cercare di migliorare le prestazioni delle celle solari tandem di silicio e perovskite anche all’aria aperta. La perovskite, infatti, non è un materiale molto resistente e tende a degradarsi facilmente quando viene esposta agli agenti esterni.

Gli scienziati stanno pensando a un rivestimento protettivo che renda più resistente e duraturo lo strato in perovskite. Questa soluzione potrebbe non essere l’opzione migliore per mantenere un’efficienza elevata. Per questo motivo i ricercatori esplorano anche altre opzioni, come la modifica a livello strutturale della perovskite affinché diventi più solida e stabile. Come ha spiegato uno degli autori della ricerca, il docente di ingegneria meccanica Tonio Buonassisi:

Il lavoro di noi scienziati a questo punto della ricerca è di fornire più opzioni all’industria fotovoltaica. Sarà il mercato a operare una selezione.

Fonte e Foto: MIT

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