Come liberarsi dalle preoccupazioni angoscianti e dall’ansia

di Paola Pagliaro
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come liberarsi dalle preoccupazioni

Preoccuparsi, essere ansiosi, nutrire dei timori e delle paure sono tutti atteggiamenti e predisposizioni mentali che fanno parte della natura umana. La paura e l’ansia sono uno strumento di autodifesa importante, ma quando le preoccupazioni si presentano sempre più spesso, in maniera immotivata e condizionano pesantemente le nostre scelte e la nostra vita, è il momento di capire da cosa dipende e come liberarsi da queste zavorre che limitano la nostra libertà personale.

Ci dà una mano in questo difficile compito il dottor Jim Taylor, docente di psicologia all’Università di San Francisco. Lo psicologo, in un interessante articolo apparso su Psychology Today, spiega in che modo le preoccupazioni eccessive ed insistenti rappresentano un rischio per la nostra salute mentale e per le relazioni interpersonali.

Le preoccupazioni nascono quando ci sentiamo minacciati o pensiamo che qualcuno dei nostri cari sia in pericolo. Quando non esiste una minaccia reale ma iniziamo a fare delle supposizioni sempre più dettagliate su tutto quanto di peggio potrebbe accadere, le preoccupazioni da arma di difesa si trasformano in ossessioni deleterie per l’equilibrio psicofisico.

Spesso a causare ansia patologica è il bagaglio emozionale che ci trasportiamo dietro sin dall’infanzia, una valigia che sarebbe meglio svuotare e che include:

  • insicurezza, la sensazione che ci è stata trasmessa di vivere in un mondo pieno di rischi e pericoli;
  • perfezionismo, la consapevolezza di andare incontro al fallimento se si commettono degli errori;
  • la necessità di controllo, pensare che non avere sempre tutto sotto controllo possa esporci a dei pericoli;
  • pessimismo, una visione del mondo come di un luogo negativo, costellato da insidie;
  • paura del giudizio altrui, un’importanza eccessiva all’opinione che hanno gli altri di noi che culmina nella convinzione che gli altri ci considerino dei falliti;
  • soglia di sopportazione dello stress troppo bassa,  una percezione dell’incapacità di difendersi quando si è così stressati e vulnerabili.

Lo psicologo ci consiglia di porci alcune domande per capire se le nostre preoccupazioni sono nella norma o sono eccessive:

  • Mi preoccupo per rischi non reali e non immediati?
  • Sono più spesso ansioso che rilassato?
  • Sono più spesso infelice che felice?
  • Ho spesso difficoltà a rilassarmi e a divertirmi perché mi preoccupo troppo?
  • Non sono disposto a correre mai dei rischi, nemmeno quelli ritenuti “accettabili”?
  • Le mie preoccupazioni interferiscono con la mia vita privata e lavorativa?

uomo preoccupato ufficioSe rispondete no a gran parte di queste domande le vostre preoccupazioni sono ad un livello ritenuto accettabile. In caso contrario, è bene domandarsi cosa le scatena e intervenire. Non esistono rimedi miracolosi per liberarsi dalle preoccupazioni e dall’ansia, ma solo tanto lavoro su se stessi e sulle emozioni più intime. Bisogna innanzitutto smetterla di preoccuparsi delle preoccupazioni. Proprio così, perché pensare di essere gli unici a soffrire e a crucciarsi mentre gli altri affrontano con serenità ogni situazione non farà che peggiorare la situazione. Tutti, chi più chi meno, si preoccupano.

Molte attività come la lettura, l’esercizio fisico, le uscite con gli amici, aiutano a focalizzarsi meno sulle proprie preoccupazioni. Inoltre, quando individuate la causa specifica delle vostre preoccupazioni più angoscianti, è bene cercare di rimuoverla alla radice. Ad esempio se a preoccuparvi generalmente sono le scadenze, iniziate a lavorare prima ai vostri progetti e a portarli a termine con largo anticipo.

Fonte: What, Me Worry? Why Worrying Does More Harm Than Good – Psychology Today
Foto: © Thinkstock

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