
La zucca è un ortaggio ricco di fibre, nutrienti e antiossidanti. È particolarmente indicata nelle diete dimagranti invernali perché contiene poche calorie: appena 50 calorie per una porzione da 120 grammi. Chi vuole mangiare zucca e soffre di diabete potrebbe però chiedersi se sia adatta alla dieta dei diabetici, anche perché il suo sapore dolciastro può trarre in inganno e farla considerare un alimentato vietato. In questo approfondimento vedremo quali sono il carico glicemico e l’indice glicemico della zucca e riporteremo i consigli dei nutrizionisti del portale Healthline sul consumo di zucche in caso di diabete.
Il carico glicemico e l’indice glicemico della zucca
Innanzitutto chiariamo cosa sono il carico glicemico (CG) e l’indice glicemico (IG) degli alimenti. Il carico glicemico è un sistema di classificazione degli alimenti ricchi di carboidrati. Indica la quantità di carboidrati in una porzione di cibo e fino a che punto un alimento aumenti i livelli di zucchero nel sangue. Un CG inferiore a 10 indica ad esempio che un alimento ha un impatto minimo sullo zucchero nel sangue.
L’indice glicemico invece (IG) è una scala da 0 a 100 che indica la velocità con cui aumentano i livelli di zucchero nel sangue dopo il consumo di un alimento. Numeri più alti indicano che un cibo causerà un picco maggiore di zuccheri nel sangue.
Tuttavia, l’IG non tiene conto del contenuto di carboidrati di un cibo. Pertanto, il il carico glicemico offre una valutazione migliore di quanto una porzione di un determinato cibo influenzerà il livello di zucchero nel sangue.
La zucca ha un indice glicemico alto, pari a 75, ma ha un carico glicemico basso, pari a 3.
Questo significa che una porzione di zucca non dovrebbe influire in modo significativo sui livelli di zucchero nel sangue. Tuttavia mangiare quantità eccessive di zucca può aumentare drasticamente gli zuccheri nel sangue.
Come avviene con qualsiasi altro alimento che contiene carboidrati, dunque è fondamentale controllare le porzioni per tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue.
Chiarito questo punto fondamentale, c’è da dire che le fibre contenute nella zucca aiutano a tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue. Una porzione di zucca di 120 grammi contiene ben il 12% della razione giornaliera consigliata di fibre.
Gli studi sulla zucca e il diabete
Studi scientifici hanno dimostrato che la zucca ha molti potenziali benefici per i diabetici. Una ricerca condotta sugli animali ha scoperto che i composti contenuti nella zucca riducono la quantità di insulina necessaria ai topi diabetici, incrementando la produzione naturale dell’ormone.
Un altro studio ha sottolineato i benefici della trigonellina e dell’acido nicotinico, indicati come i composti della zucca a cui potrebbero essere dovuti gli effetti ipoglicemizzanti e di prevenzione del diabete.
Un’ulteriore ricerca condotta su topi malati di diabete di tipo 2 ha scoperto che una combinazione di carboidrati della zucca, i polisaccaridi, e un composto isolato dalla pianta di pueraria mirifica chiamato puerarina, migliora il controllo degli zuccheri nel sangue e la sensibilità all’insulina.
Anche se questi studi hanno fornito risultati promettenti, sono necessarie ulteriori ricerche condotte sugli umani per confermare gli effetti positivi della zucca sul diabete.
No ai prodotti trasformati a base di zucca, sì alla zucca al naturale
I nutrizionisti avvertono di consumare zucca cotta o cruda (e i suoi semi) solo nella sua forma naturale. I prodotti trasformati a base di zucca, come il pane o le torte confezionate ad esempio, contengono infatti zuccheri aggiunti e cereali raffinati che non sono indicati per la dieta dei diabetici.
In conclusione, chi soffre di diabete non dovrebbe consumare porzioni eccessive di zucca e dovrebbe preferire la zucca semplice e non i prodotti trasformati a base di zucca. Inoltre deve sempre controllare l’indice glicemico totale di un pasto.
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Fonte: Healthline