
Spesso confusi, a volte in maniera legittima per un non esperto, le figure del fisiatra e dell’ortopedico condividono lo stesso campo di intervento (problemi all’apparato muscolo-articolare), agendo in maniera quasi sempre complementare. Andiamo dunque a capire quali sono le effettive differenze e i punti in comune, così da rivolgerci subito al professionista che fa più al caso nostro.
Corso di studi
Partendo dal presupposto che tanto il fisiatra quanto l’ortopedico sono medici laureati (i primi sei anni di studio sono comuni), la prima differenza avviene al momento della specializzazione: il primo la conseguirà in Medicina Fisica e Riabilitativa; il secondo in Ortopedia e Traumatologia.
La disciplina di Medicina Fisica e Riabilitativa (più semplicemente Medicina fisica o Fisiatria), riconosciuta anche dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), è una branca tutto sommato recente della medicina (nasce a cavallo della Seconda Guerra Mondiale negli Stati Uniti) e agisce in maniera non chirurgica per risolvere problemi generali sia a livello dell’apparato muscolo – scheletrico che nervoso. Il suo scopo è quello di far recuperare per quanto possibile al paziente, successivamente a eventi traumatici o malattie più o meno gravi, l’autonomia persa a livello psico – motorio. Ne conviene che il raggio d’azione di questa scienza medica è multidisciplinare e il fisiatra si troverà spesso ad agire di comune accordo non solo con il paziente, ma anche con gli specialisti che si occuperanno di curare la causa della riduzione di autonomia e non l’effetto (compito che spetta proprio al fisiatra), mettendosi quasi sempre alla direzione dell’intero processo riabilitativo.
Il medico che ha la specializzazione in Ortopedia e Traumatologia è (qui sta la prima grande differenza) un medico che può operare a livello chirurgico. I suoi interventi mirano sempre a curare problematiche dell’apparato muscolo – scheletrico agendo sia in maniera preventiva che di correzione successiva ad un evento traumatico. Questa disciplina è molto antica e i primi apparati ortopedici risalgono al IV secolo a.C. ad opera di Ippocrate, anche se il termine è stato coniato solo nel XVIII secolo. Ad oggi questa disciplina ha esteso il suo raggio d’azione, oltre che della correzione dell’apparato osseo, anche ai tessuti molli (tendini, muscoli e nervi) per favorire la riuscita generale dell’intervento ortopedico.
Collaborazione
Fermo restando il problema di base, analizzato in primis dal proprio medico curante, spesso accade che il fisiatra e l’ortopedico si trovino a dover collaborare tra di loro grazie a questo diverso approccio. Può capitare, infatti, che il medico riabilitativo si rivolga al collega nel caso in cui ritenga che l’intervento chirurgico possa aiutare a risolvere il problema specifico e può accadere anche il contrario, ovvero l’ortopedico, successivamente alla sala operatoria, affida il paziente al fisiatra per quanto riguarda la parte riabilitativa post – operazione.
Riferimenti utili
In questi casi è facile capire per quale motivo queste due discipline sono spesso confuse tra loro, però possono esserci anche casi nei quali non è necessaria una collaborazione tra i due medici e per questo motivo è importante capire a chi rivolgerci in un caso o nell’altro.
In ambito di Medicina Fisica e Riabilitativa (i fisiatri, appunto), sono principalmente quattro gli enti di riferimento, sia a livello nazionale che internazionale. In Italia la società che unisce gli specialisti di questo settore è la SIMFER (Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa), fondata nel 1958 a Torino ed editore della rivista ufficiale della ESPRM (European Society of Physical & Rehabilitation Medicine, Società Europea di Medicina Fisica e Riabilitativa). Vale la pena citare altri due enti: la ISPRM (International Society of Physical & Rehabilitation Medicine) che coordina le attività a livello internazionale e la AAPMR (American Academy of Physical Medicine and Rehabilitation, Accademia Americana di Medicina Fisica e Riabilitazione), ovvero la prima organizzazione del settore a nascere (la fondazione, con il nome di American Society of Physical Therapy Physician, risale al lontano 1938). Difficile invece trovare dei siti appartenenti a singoli specialisti, un esempio di questi è medicinafisica.it che è dedicato alla fisiatria.
Nel settore ortopedico, invece, sono da citare la SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia), la OTODI (associazione che raggruppa gli Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri d’Italia) e la statunitense AAOS (American Association of Orthopaedic Surgeons, Associazione Americana di Chirurghi Ortopedici, fondata nel 1997 ma derivata dalla ben più antica Accademia, nata nel 1933).