Carta di credito: come funziona e quanto costa

di Onofrio Marco Mancini
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La carta di credito è lo strumento per effettuare acquisti del nuovo millennio. Nel mondo moderno ormai non si può più prescindere dall’avere una carta di credito in quanto è richiesta per effettuare acquisti online, per noleggiare un’auto, per acquistare prodotti prima di avere la disponibilità dei contanti. Per non parlare della comodità di possedere una singola tessera, facilmente trasportabile, anziché girare con denaro contante che può essere smarrito, rubato, ed è soggetto ad errori in caso di pagamento. Se non avete mai posseduto una carta di credito, e volete sapere come funziona e quanto costa prima di richiederne una, siete capitati sull’articolo giusto. Andiamo a svelare tutti i segreti delle carte di credito e a rispondere alle domande più comuni.

Come è fatta una carta di credito

Tra le componenti della carta di credito spicca il codice univoco composto da 16 cifre. Codice univoco significa che non ci può essere un’altra carta di credito con lo stesso codice. C’è poi una data di scadenza e un codice di sicurezza che, a seconda dell’ente che l’ha emessa, è presente sul fronte o sul retro della carta. Altri elementi che compongono una carta di credito sono la banda magnetica posteriore, oggi quasi completamente inutile, il chip, che nelle carte più moderne è contact-less (non serve più inserirlo nel pos ma basta avvicinarlo), e il nome del proprietario della carta.

Sul retro, infine, c’è una sezione in cui il proprietario dovrà apporre la propria firma. Completano la tessera alcune scritte con il numero di sicurezza da chiamare in caso di smarrimento e un ologramma che indica l’autenticità della carta.

Come funziona la carta di credito

Le carte di credito sono una sorta di sostituto dei contanti. Nella maggior parte dei casi prevedono un tetto, o plafond, che è la cifra massima spendibile. Il possessore della carta di credito potrà spendere al massimo la cifra indicata dal tetto, e per poterne spendere di più, potrà o richiedere di aumentare il tetto alla propria banca, oppure dovrà restituire parte o tutto quanto speso in precedenza. Per sapere a quanto ammonta il tetto, o sapere quanto c’è ancora a disposizione, basta consultare il proprio internet banking.

Le carte possono essere usate sia per acquisti fisici che per quelli online, oppure per prelevare contante. Ecco come funzionano i tre tipi di operazione:

  • Acquisto fisico (negozi, ristoranti, supermercati, ecc.): si inserisce la carta nel pos del commerciante, oppure se è contact-less, si avvicina il chip al rilevatore. In alcuni casi sarà il negoziante stesso ad effettuare l’operazione. Non si inseriscono codici Pin (fanno eccezione le casse automatiche o alcune carte con limitazioni), ma nella maggior parte dei casi basta poi firmare lo scontrino-ricevuta. L’importo viene immediatamente sottratto dalla disponibilità del plafond.
  • Acquisto online: per gli acquisti online vengono richiesti il numero della carta, il nome e cognome del proprietario, la data di scadenza e il codice di sicurezza. Solitamente queste informazioni sono sufficienti, se invece avete impostato ulteriori livelli di sicurezza potreste dover immettere un codice pre-selezionato oppure un codice che arriva via SMS. Una volta confermata l’operazione, va a buon fine e l’importo viene immediatamente sottratto dal plafond.
  • Prelievo denaro contante: il funzionamento è lo stesso del bancomat. Basta inserire la tessera in qualsiasi bancomat, digitare il pin e la quantità di denaro da prelevare e il gioco è fatto. Attenzione: molte volte per questa operazione c’è un limite di denaro prelevabile. È bene informarsi presso la propria banca a quanto ammonta il denaro prelevabile giornalmente.

Quanto costa la carta di credito

Il rilascio della carta di credito non ha alcun costo, ma le spese non mancano. Il rinnovo annuale della carte va da alcune decine a oltre 100 euro (dipende dalla tipologia di carta). Le operazioni di pagamento sono gratuite, mentre i prelievi possono essere gratuiti, anche se nella maggior parte dei casi prevedono l’esborso di una commissione in percentuale (anche 10-20% della somma prelevata).

Se si utilizzano le carte di credito a saldo, cioè ogni mese viene addebitata la cifra spesa il mese precedente, non ci sono altre spese. Se invece si utilizzano le carte di credito revolving, con pagamento rateale, ogni banca ha il suo tasso d’interesse applicato sull’importo restante. Il tasso di solito varia da non meno del 10% al 15% circa, anche se dipende da banca a banca e dalla tipologia di carta.

Foto: Pixabay

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