La melatonina è un ormone scoperto nel 1958 impiegato come trattamento naturale per curare l’insonnia e regolarizzare i ritmi del sonno. Conosciuta come l’ormone del sonno, viene assunta con successo da migliaia di persone che hanno problemi a dormire o si risvegliano di notte senza riuscire a riaddormentarsi.
Per molte persone insonni assumere melatonina è stato risolutivo, migliorando notevolmente la qualità della loro vita. La privazione del sonno infatti può causare danni alla vita sociale, un calo di produttività al lavoro e persino mettere a rischio la vita, esponendo a un pericolo maggiore di incidenti d’auto o errori sul lavoro.
Le cause dell’aumento dei consumi di integratori di melatonina
Per via dei suoi benefici, dei costi abbordabili e del fatto che si tratti di un rimedio naturale, il consumo di melatonina è in aumento. Negli USA la assumono oltre 3 milioni di adulti e mezzo di milione di bambini.
Secondo le stime del Nutrition Business Journal solo negli Stati Uniti nel 2018 i consumatori spenderanno 425 milioni di dollari in integratori di melatonina, a fronte di una spesa che nel 2012 era di “solo” 259 milioni di dollari.
L’industria degli integratori sta rispondendo a questo incremento e incentivando l’aumento della richiesta con una serie di nuovi prodotti alla melatonina: dalle tisane agli spray, fino alle gomme a forma di animali.
Esperti: naturale non significa semplice o sicuro. La melatonina è un ormone complesso
Un così grande aumento del consumo di melatonina ha fatto sorgere delle domande sulla sua sicurezza e sulla sua efficacia. Secondo gli esperti, i consumatori potrebbero essersi fatti un’idea della melatonina semplificata rispetto alla complessità di questo ormone.
Negli Stati Uniti ha fatto scalpore il caso di tre operatori di un asilo nido, arrestati per aver somministrato delle gomme alla melatonina a dei bambini di due anni per farli addormentare e prolungare i loro pisolini. I tre si sono giustificati affermando che, trattandosi di un prodotto da banco, pensavano fosse sicuro.
L’abuso di melatonina o l’uso improprio sui bambini dal 2014 al 2018 ha fatto moltiplicare le richieste d’intervento ai centri antiveleno americani. L’aumento delle chiamate riguardanti i bambini è stato dell’86%.
Nel corso del 2018 delle 30 mila chiamate riguardanti la melatonina, 24 mila riguardavano bambini di 12 anni e meno di 12 anni.
Il dottor Craig Canapari, direttore del Pediatric Sleep Center della Yale School of Medicine, spiega che molti genitori pensano si tratti di una vitamina, ma in realtà la melatonina è un ormone, che è finito per essere trascurato e confuso nel calderone dei trattamenti naturali.
Gli effetti della melatonina
Presa all’orario giusto e nella dose corretta, la melatonina sicuramente può rimediare a un ritmo del sonno sfasato dal cambio di fuso orario o da un fine settimana in cui si è rimasti svegli fino a tardi.
Inoltre può curare alcuni disturbi del ritmo circadiano. In alcune persone ha anche un leggero effetto ipnotico.
Ma come rimedio per l’insonnia ha i suoi limiti e suscita preoccupazione soprattutto quando viene somministrata ai bambini. Questo perché l’uso della melatonina è considerato sicuro solo se viene usata per brevi periodi, mentre sulla sicurezza a lungo termine non ci sono ancora garanzie scientifiche.
La melatonina regola il sonno, ma non è un sonnifero
Il dottor Michael Breus, psicologo clinico californiano specializzato in disturbi del sonno, spiega che molte persone la assumono come fosse un sonnifero prima di andare a dormire.
Ma il suo effetto non è esattamente questo, perché la melatonina è un ormone che regola il sonno, non una sostanza che fa venire sonno.
[box type=”info” align=”” class=”” width=””]La melatonina è un ormone prodotto dal corpo che aiuta a regolare il ritmo circadiano, cioè l’orologio naturale dell’organismo. La luce regola il nostro orologio interno. Quando la luce si affievolisce, i livelli di melatonina iniziano a crescere, da 1 a 3 ore prima di andare a dormire, facendoci sentire assonnati. Al mattino, quando la prima luce colpisce gli occhi, il cervello riceve il segnale di stoppare la produzione di melatonina e ci fa risvegliare.[/box]
Malgrado non sia un sonnifero, dal 1980 l’industria degli integratori ha presentato la melatonina come un rimedio contro l’insonnia. Ma diversi studi hanno dimostrato che i suoi effetti contro l’insonnia occasionale nel migliore dei casi sono solo lievi.
Una revisione di 15 studi che hanno coinvolto 284 soggetti sani ha scoperto che chi assumeva melatonina prima di andare a dormire si addormentava in media solo 3,9 minuti prima e dormiva solo 13 minuti in più.
Un altro studio, che ha analizzato 19 ricerche effettuate su 1.700 persone, ha scoperto che i consumatori di melatonina si addormentavano 7 minuti più in fretta in media e dormivano 8 minuti in più.
La dottoressa Cathy Goldstein, neurologa della University of Michigan Sleep Medicine Clinic, spiega che il nostro organismo produce già melatonina di sera, in modo naturale. Prenderne un po’ in più, non serve a molto, è un po’ come sputare nell’oceano.
Il dottor Alfred Lewy, della Oregon Health & Science University, pioniere nella ricerca sulla melatonina, spiega che una dose maggiore di melatonina, 3 milligrammi o oltre, causa un effetto ipnotico su un terzo delle persone che la assumono, facendogli avvertire sonno.
L’esperto spiega che funziona su alcune persone, ma non su altre. Bisogna provarla per capire in quale categoria si rientra.
Per cosa si può usare la melatonina
Disturbi del ritmo circadiano
Gli esperti sono invece d’accordo sul fatto che gli integratori di melatonina abbiano un effetto enorme sul trattamento dei disturbi del ritmo circadiano, come una fase veglia-sonno sfasata.
In questo caso i livelli di melatonina prodotta dal corpo non riescono a crescere in tempo, rendendo difficile addormentarsi alla sera e svegliarsi in tempo al mattino.
Uno studio condotto su 116 uomini, pubblicato su PLOS Medicine, ha scoperto che chi assumeva per almeno 5 sere alla settimana 0,5 milligrammi di melatonina a rilascio rapido un’ora prima dell’ora in cui voleva addormentarsi, riusciva a prendere sonno in media 34 minuti prima e dormiva più profondamente. Dopo 4 settimane i loro ritmi del sonno si normalizzavano.
La dottoressa Goldstein spiega che 0,5 milligrammi di melatonina possono aiutare le persone che hanno sonno solo alle 4 del mattino e dormono fino a mezzogiorno.
In questo caso assumere melatonina intorno alle 11 di sera aiuterà ad addormentarsi prima e sposterà all’indietro l’orologio biologico.
Sindrome da jet-lag
Il dottor Breus spiega che la melatonina funziona bene anche contro la sindrome da jet lag dei viaggi verso Est. In questo caso la dose consigliata è di 0,5 milligrammi da assumere 90 minuti prima di andare a dormire una volta giunti a destinazione.
Week-end da leoni
Anche dopo essere stati svegli fino a tardi nel week-end, una dose di 0,3 milligrammi di melatonina, assunta domenica pomeriggio sul tardi può aiutare a evitare risvegli traumatica al lunedì.
[box type=”info” align=”” class=”” width=””]Bisogna però fare attenzione perché la melatonina provoca sonnolenza in alcune persone, quindi non bisogna guidare dopo averla assunta.[/box]
Depressione invernale
Le ricerche del dottor Breus hanno dimostrato che in alcune persone 0,3 milligrammi di melatonina al giorno presi nel tardo pomeriggio possono alleviare i sintomi della depressione invernale nei giorni dell’anno più corti. In questo caso però occorre prenderla sotto il controllo medico, perché l’assunzione di giorno causa problemi a gran parte dei pazienti.
Questo perché la melatonina, presa all’orario sbagliato o nelle dosi sbagliate, può stravolgere l’orologio interno del corpo, spostandolo nella direzione sbagliata e causando problemi di salute.
Disturbi del sonno nei bambini autistici e iperattivi
La melatonina è il secondo prodotto naturale più usato nei bambini. Alcuni studi hanno dimostrato che può aiutare i bambini affetti da disturbo dello spettro autistico, che presentano livelli bassi di melatonina, e i bambini colpiti da disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), che fanno fatica ad addormentarsi e a rimanere addormentati.
Uno studio condotto su 125 bambini e adolescenti affetti da disturbo dello spettro autistico ha scoperto che l’assunzione di dosi giornaliere da 2 a 5 milligrammi di melatonina a rilascio prolungato per 13 settimane li faceva dormire un’ora in più a notte, riducendo i disturbi del sonno.
Secondo il dottor Canapari, la melatonina è sicura per i bambini, non crea dipendenze e le persone non si assuefanno né sono costrette a prenderne dosi sempre maggiori per ottenere gli stessi risultati. Per questo motivo il dottore la prescrive come prima scelta ai bambini con disturbi del sonno.
I rischi della melatonina
Ma non tutti sono dello stesso parere. Nel 2015 un team di ricercatori australiani ha sollevato dei dubbi sulla sicurezza della melatonina.
L’uso della melatonina nei roditori incideva infatti sull’inizio della pubertà, tanto che nei primi anni ’90 gli scienziati stavano valutando di usare alte dosi di melatonina per il controllo delle nascite umane, proprio perché questo ormone sembra in grado di influenzare il sistema riproduttivo.
Per questo motivo e dato che non incide in modo decisivo contro i disturbi del sonno, David Kennaway l’autore dello studio sconsiglia ai genitori di somministrarla a bambini e adolescenti, per non correre rischi inutili.
Il dottor Canapari replica però che questi studi sono stati condotti sugli animali e che attualmente non ci sono ricerche che dimostrino effetti simili sui bambini. Anche Canapari però concorda che ci siano ancora poche ricerche sulla sicurezza della melatonina nei bambini piccoli. Per questo lui monitora attentamente i pazienti che assumono l’ormone per lunghi periodi, seguendoli da vicino per essere sicuro che non si verifichino cambiamenti ormonali insoliti.
Lo stesso Canapari sconsiglia di somministrare la melatonina – o qualsiasi altro farmaco per il sonno – a un bambino di età inferiore ai 2 anni.
Per regolarizzare il sonno dei più piccoli ci sono altri modi più efficaci e sicuri, come abbassare le luci già a partire dalle prime ore della sera, vietare l’uso di dispositivi elettronici almeno un’ora prima di andare a dormire, creare una routine prima di andare a letto.
Effetti collaterali della melatonina
Anche gli adulti devono fare attenzione a come usano la melatonina. L’uso a breve termine della melatonina negli adulti è generalmente considerato sicuro, ma prenderne troppa può causare incubi notturni e stordimento il giorno seguente.
Inoltre può anche compromettere l’efficacia di alcuni farmaci, come i medicinali per l’ipertensione e le pillole anticoncezionali. Alcune ricerche hanno inoltre notato un incremento delle convulsioni nelle persone a rischio.
Occhio alla qualità degli integratori di melatonina
Gli esperti, infine, avvertono di fare attenzione alla qualità della melatonina, perché gli integratori alimentari non sono regolamentati tanto quanto i farmaci da prescrizione. Per questo la qualità può variare molto da un prodotto all’altro.
Uno studio recente ha rilevato che il 71% degli integratori di melatonina non conteneva esattamente gli ingredienti riportati sull’etichetta: alcuni avevano quattro volte più melatonina di quanto dichiarato, mentre il 26% conteneva la serotonina, un potente neurotrasmettitore.
Attenzione anche alle dosi!
Canapari invita a partire con le dosi più basse e ad aumentarle se necessario. A differenza dei sonniferi, un’overdose di melatonina è improbabile. Ciononostante prenderne dosi eccessive può comunque causare effetti collaterali.
I bambini che ne prendono troppa possono andare incontro a nausea, diarrea, mal di testa, cambiamenti d’umore, sonno prolungato il giorno successivo all’assunzione, fare la pipì a letto.
In conclusione, gli esperti consigliano di acquistare una melatonina di una marca affidabile, consultandosi con il medico di base per stabilire la giusta dose e l’orario a cui prenderla. Una volta che i ritmi del sonno si sono regolarizzati bisogna smettere di prenderla, perché al momento non c’è alcuna certezza sulla sicurezza della melatonina a lungo termine.
Inoltre bisogna ricordare che molti integratori naturali non sono stati testati sulle donne incinte e che allattano. In questo caso è ancora più importante ricevere il parere positivo del proprio medico prima di assumere melatonina.
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Fonte: WebMD