Giorgia Meloni si presenta con la lista Fratelli d’Italia alle prossime elezioni del 4 marzo 2018 forte di un consenso mai ricevuto prima. Al di là dei dati dei sondaggisti, l’obiettivo del partito è di pesare quanto più possibile nella coalizione di Centrodestra che comprende anche Forza Italia e Lega Nord. Maggiori saranno i seggi ottenuti da Fratelli d’Italia, più a destra si sposterà la politica della coalizione. Il programma elettorale 2018 di Giorgia Meloni si può riassumere in 15 punti. Ecco una sintesi per macrocategorie.
La Famiglia al primo posto
Le politiche sociali, e in particolare quelle riguardanti la famiglia, sono il cavallo di battaglia di Fratelli d’Italia. Asili nido gratuiti, aziendali e aperti fino alla chiusura degli esercizi commerciali e degli uffici; assegno da 400 euro al mese per i nuovi nati nei primi 6 anni di vita; deducibilità dei costi di baby sitter e colf; miglioramenti nel trattamento del congedo parentale; incentivi all’assunzione di donne in età fertile e neomamme. Questi sono i punti principali del programma elettorale. Un programma che si oppone apertamente alla cosiddetta “ideologia gender” e che punta a favorire la “famiglia naturale” (uomo e donna che possono procreare) ostacolando le famiglie gay. Anche l’opposizione all’aborto è piuttosto evidente nel programma elettorale 2018 di Fratelli d’Italia.
Con l’alleato leghista, il partito della Meloni condivide uno dei punti fondamentali: prima gli italiani. Ciò significa ridiscussione di tutti i trattati europei a partire dal fiscal compact e dall’euro. L’obiettivo è favorire gli interessi italiani all’estero e limitare gli accordi internazionali in stile Bolkenstein.
A fronte di un taglio delle spese militari per missioni all’estero, Fratelli d’Italia punta ad un incremento dell’investimento per le forze armate sul territorio (in particolare sugli stipendi e mezzi). L’esercito verrà utilizzato per il controllo del territorio, anche eventualmente per espellere gli immigrati non regolari.
Lavoro e tasse
Meno tasse e burocrazia è lo slogan che spesso tutti i partiti ripetono ad ogni tornata elettorale. In particolare le intenzioni di Fratelli d’Italia sono di far uscire lo Stato nell’erogazione di molti servizi non essenziali e introdurre forme di meritocrazia nella Pubblica Amministrazione. Tra i vari annunci ben noti spunta anche qualche nuova proposta come l’obbligo costituzionale di annunciare una nuova tassa 2 anni prima della sua entrata in vigore. Altra novità: la possibilità per lo Stato di spendere in deficit solo per investimenti pubblici. Abolizione degli studi di settore, innalzamento del regime dei minimi a 50 mila euro, differenziazione del pagamento dell’Iva tra aziende e professionisti, flat tax al 15% (ma solo per chi assume lavoratori locali) e la “leghista” pace fiscale le altre proposte in merito. Interessante anche la proposta di attirare i pensionati dall’estero stabilendo una tassazione fissa al 10% su tutte le pensioni. Sul tema pensioni, Fratelli d’Italia si schiera contro la riforma Fornero e tutti i suoi principi. La sua proposta è la quota 41 (dopo 41 anni di lavoro si va in pensione, indipendentemente dall’età anagrafica), aumento delle pensioni minime e raddoppio della pensione d’invalidità.
Per quanto riguarda il lavoro, si punterà maggiormente sul made in Italy incentivando i prodotti a chilometro zero e disincentivando le importazioni. Investimenti nella digitalizzazione e nelle imprese del Sud; eliminazione degli ostacoli che rallentano l’ingresso dei capitali stranieri dall’estero; incentivi alla partecipazione dei dipendenti agli utili; aiuti al settore cultura e turismo; incentivi all’assunzione dei giovani under 35. Queste sono le priorità. No al reddito di cittadinanza e zero tasse infine per le imprese aperte dai giovani ulteriori proposte.
Infine sulle banche, i principi sono simili a quelli degli altri partiti: separare le banche d’affari da quelle commerciali; evitare scandali simili a quelli degli ultimi anni; tetto ai dividendi dei dirigenti e agli amministratori di imprese pubbliche.
Immigrazione, ambiente e welfare: i programmi di Fratelli d’Italia
Immancabile il tema dell’immigrazione nel programma elettorale di Fratelli d’Italia. I partiti di destra puntano molto su questa tematica per conquistare voti. Per questo motivo il punto numero 4 del programma di Governo del partito di Giorgia Meloni titola “contrasto all’immigrazione irregolare e no allo Ius Soli”. Lo Ius Soli è la legge, proposta dal PD ma non ancora passata in Parlamento, per dare la cittadinanza italiana automatica ai bambini, figli di immigrati, che nascono in Italia. Oltre ad opporsi a questa legge, Fratelli d’Italia propone il blocco navale e il rimpatrio immediato di tutti gli immigrati che arrivano con i barconi sulle coste siciliane. Stop alla concessione della protezione dovuta dal diritto d’asilo ed espulsione dei clandestini. Il diritto d’asilo verrebbe concesso solo alle persone che arrivano dai Paesi in cui infuria una guerra. Per quanto riguarda i servizi assistenziali, come le case popolari, nelle graduatorie dovrebbero essere favoriti gli italiani.
Per scoraggiare ulteriormente l’immigrazione, specialmente dai Paesi islamici, FdI propone di bloccare i finanziamenti ai luoghi di culto islamici. Questa norma in realtà sarebbe contraria al principio Costituzionale di libertà religiosa. La loro motivazione è legata al sospetto che all’interno di questi centri di aggregazione possano svilupparsi fondamentalismi. Tra gli altri provvedimenti ci sarebbero la tenuta di un albo degli imam, l’obbligo dei sermoni esclusivamente in italiano e ripristino o protezione dei simboli cristiani nei luoghi pubblici come il presepe o il crocifisso nelle scuole.
Sul piano welfare, la Meloni propone il ripristino del 2×1000 alle associazioni culturali e promozione di politiche di prevenzione e contrasto all’alcolismo, all’abuso di droghe e altre devianze. Riforma della scuola che superi i concetti della “Buona Scuola” renziana, specialmente l’alternanza scuola-lavoro, e riforma dell’università che diventerebbe di soli 4 anni per tutti i corsi di laurea. Abolizione del test d’ingresso che verrebbe sostituito da una scrematura meritocratica dopo il primo anno del corso di studi. Riforma delle borse di studio, formazione obbligatoria su pronto soccorso, protezione civile, antincendio e difesa del territorio. Proposto anche un fondo di garanzia per il mutuo prima casa.
Dal punto di vista ambientale infine, l’intenzione è di combattere incuria e abbandono. Per questo FdI propone una formazione obbligatoria alla tutela ambientale nelle scuole, abbandono dei materiali non biodegradabili, incentivi per le rinnovabili e riconversione delle attività inquinanti. La nuova tassa sui rifiuti verrebbe calcolata in base sia alla quantità che alla qualità dei rifiuti prodotti, con l’obiettivo di arrivare ai rifiuti zero anche in città. In programma anche un codice di tutela per gli animali domestici.
Per ultimo, ma forse più importante di tutti, il punto riguardante la riforma di Governo. Fratelli d’Italia propone di far diventare il Paese una Repubblica Presidenziale, basata sul “federalismo responsabile” che dia più poteri ai sindaci e alle amministrazioni locali. Proposto il vincolo di mandato come Lega e M5S, superamento del bicameralismo perfetto (come il PD) e riduzione del numero di parlamentari. Infine proposto l’abbassamento della soglia di eleggibilità a 18 anni (dagli attuali 25) per i deputati e a 25 anni (dai 50 di oggi) per i senatori.
Per approfondire: il programma elettorale di FdI