Pagare con la carta di credito all’estero: costi e consigli

di Onofrio Marco Mancini
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Pagare con la carta di credito all'estero

Se state per partire per l’estero, un’ottima idea è quella di dotarsi di carta di credito. Anzi, anche più carte di credito. Questa forma di pagamento è usata ormai ovunque, e a meno che la vostra destinazione non sia un Paese del terzo mondo, si potrà usare in quasi tutte le attività commerciali. Negozi, alberghi, ristoranti, persino le biglietterie: tutti accettano le carte di credito. Ma perché è più conveniente pagare con la carta di credito all’estero, piuttosto che usare i contanti? Le motivazioni sono diverse.

Il costo del pagare con la carta di credito all’estero

Se la transazione con la vostra carta di credito in Italia vi costa zero, o una percentuale risibile, all’estero non sarà così. Ogni circuito ha il suo costo.  American Express è la più conveniente negli USA dato che costa il 2,5% della transazione, ma negli altri Paesi la percentuale può salire, e anche di molto. La transazione con la Mastercard o la Visa può arrivare al massimo del 3% al di fuori dell’Unione Europea; invece all’interno dei confini di Schengen la percentuale varia in base al circuito. In alcuni casi la tariffa è la stessa che avete in Italia; in altri può essere di poco superiore all’1%. In media un pagamento di 200 euro al di fuori dell’UE costa circa 3 euro.

Perché pagare e non prelevare con la carta

Abbiamo specificato poco sopra che è molto conveniente pagare con la carta di credito all’estero. Ma è bene sottolineare che si intende pagare direttamente con la carta e non prelevare denaro contante. In questo caso infatti i costi lievitano e di parecchio. Sul prelievo di denaro contante tramite carta di credito infatti la maggior parte dei circuiti applicano un tasso del 4-5%, più un tasso di cambio a volte decisamente pesante. Il massimo che si può raggiungere è del 25%. In questo senso è dunque molto più conveniente prelevare contante con il proprio bancomat (se abilitato per i prelievi all’estero) piuttosto che sperperare decine di euro per il prelievo con carta. Secondo una simulazione calcolata dal sito SOS Tariffe, un prelievo del valore di 200 € con carta di credito può costare 6,73 euro in UE e 10,15 euro fuori dall’Unione Europea. Un prelievo da 500 euro può costare da 16,10 a 27,28 euro! Pagare invece direttamente al POS in Europa è gratuito (o quasi), all’estero invece può costare 3,80 euro per un importo di 200 euro, 9,48 euro per un importo di 500 euro.

Consigli per pagare all’estero con carta di credito

Per evitare che la vostra banca blocchi la carta a causa di transazioni sospette, è sempre conveniente telefonare qualche giorno prima di partire per “avvertire” di questa eventualità. A causa del fuso orario e del Paese di transazione diverso da quello solito, i sistemi di controllo automatico potrebbero rilevare una transazione sospetta. Per evitare disagi tipo clonazione di carta, furto dei dati e altri problemi simili, i gestori bloccano direttamente la carta di credito. Dunque telefonando in anticipo basta annunciare dove si va e i giorni in cui la carta potrebbe essere utilizzata per evitare questo disagio.

Altro aspetto da verificare è che la vostra carta di credito sia abilitata per le transazioni all’estero. Solitamente i principali circuiti come Visa, Mastercard, American Express e Diners Club hanno l’abilitazione di default, mentre altri circuiti potrebbero dover essere abilitati su richiesta. Le carte di credito prepagate come la Postepay, pur facendo parte del circuito Visa, non sempre sono accettate. Quindi non partite solo con una prepagata, è sempre meglio avere una carta di credito tradizionale “di scorta”.

Consigliamo anche di verificare il plafond disponibile per l’estero. Non sempre infatti il plafond disponibile in Italia è lo stesso anche al di fuori dei confini dell’Unione Europea. Per ultimo, ma non meno importante, è bene partire con il numero del servizio clienti annotato in agenda. In caso di furto o smarrimento della carta di credito è fondamentale contattare subito il servizio clienti per bloccarla.

Foto: Pixabay

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