È un problema che può capitare a tutti. La bolletta sbagliata, nonostante i sistemi automatizzati e sempre più avanzati, può essere una brutta gatta da pelare. Se dovesse capitarvi di aprire la busta del gestore dell’elettricità o del gas, e trovarvi dentro una brutta sorpresa, cosa dovreste fare? Prima di tutto: non andate in panico. Controllate se i vostri consumi corrispondono a quelli segnalati in bolletta. Dopodiché, se c’è qualcosa che non va, continuate con la seguente procedura.
Cosa fare in caso di bolletta sbagliata
La cosa immediata che viene in mente è: chiamare il gestore. Giusto! Prima di chiamarlo però vi conviene procedere in questo modo:
- Recuperate le vecchie bollette (almeno le ultime 2) per effettuare un confronto;
- Leggere il contatore per verificare che i consumi calcolati siano corretti;
- Chiamare il gestore ed esporgli il problema.
Di solito una soluzione telefonica si trova (quasi) sempre. Può essere che il gestore riconosca l’errore (raro) e vi proponga un rimborso nella successiva bolletta. Può darsi che l’errore sia il vostro e l’operatore ve lo faccia notare. Se però la situazione non si sblocca, non vi resta altro da fare che scrivere al gestore una raccomandata da spedire con ricevuta di ritorno. Nella raccomandata dovreste indicare i dati vostri e quelli della fornitura (codici e indirizzo), e poi spiegare quale, secondo voi, sia il problema. Eventualmente, se necessario, allegate alla richiesta di revisione le fotocopie delle vecchie fatture e della bolletta sbagliata.
Cosa fare dopo la raccomandata se la situazione non si risolve
Purtroppo, per la legislazione italiana, solo “carta canta”, quindi prima di procedere a livello legale bisogna dimostrare di aver sollecitato l’operatore. E l’unica prova dell’avvenuta sollecita è rappresentata dalla raccomandata.
Se la procedura dovesse andar bene, e doveste avere voi ragione, il gestore è tenuto a riconoscervi un rimborso entro 90 giorni. Se il riconoscimento dell’errore dovesse avvenire oltre i 90 giorni, il gestore è tenuto anche a pagare una penale che è di 20 euro fino a 180 giorni, 40 euro a 270 giorni, 60 euro oltre i 270 giorni.
Infine, se il gestore dovesse continuare a negare l’errore, con tutte le carte di cui disponete (ricevuta della raccomandata, risposta del gestore e bollette varie) potete recarvi presso l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas. I modi per contattare l’autorità sono:
- online alla sezione del sito dedicata;
- email a controversie.sportello@acquirenteunico.it;
- raccomandata indirizzata a Sportello per il consumatore di energia c/o Acquirente Unico via Guidubaldo Del Monte 72, 00197 Roma;
- numero verde 800.185.024 o 800.166.654.
L’autorità per l’energia risponde in circa 40 giorni e può ordinare al gestore il rimborso, oppure dargli ragione. Se anche così il gestore non vuole procedere in vostro favore è possibile passare alle vere e proprie vie legali. Per importi inferiori a 500 euro è possibile rivolgersi al giudice di pace, altrimenti per importi superiori si va in tribunale!
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