Calciomercato estivo 2017: le pagelle alle squadre di A

di Onofrio Marco Mancini
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calciomercato estivo 2017

Con il gong suonato alle 23:00 di giovedì 31 agosto si è ufficialmente chiuso il calciomercato estivo 2017 per quanto riguarda la Serie A. Le trattative non sono ancora completamente concluse. In alcuni Paesi infatti il mercato si chiude tra qualche giorno e dunque è ancora possibile qualche operazione in uscita. È inoltre aperto per altri 20 giorni il mercato degli svincolati. Però il grosso è ormai fatto e possiamo dare i voti alle 20 squadre di Serie A che si apprestano ad affrontare una lunga e difficile stagione.

Calciomercato estivo 2017: i promossi

Senza dubbio la società che si è mossa meglio sul mercato quest’estate è stata il Milan. La squadra rossonera sin da giugno ha cominciato a mettere a segno un colpo dietro l’altro e, di fatto, ha costruito una rosa completamente nuova. Da Bonucci a Chalanoglu, da Biglia a Kalinic passando per Kessie e Conti, senza dimenticare l’aver trattenuto Donnarumma che equivale ad un grande colpo, al duo Fassone-Mirabelli non possiamo che dare un 10 in pagella pieno.

Promossa anche la Juventus che non aveva bisogno di grandi colpi disponendo già di una squadra altamente competitiva. Fa un po’ male l’addio di Bonucci, ma vista la situazione ambientale che si era venuta a creare a Torino, non sembrava potesse essere evitabile. La scelta di prendere Howedes (una buona riserva che può giocare titolare) anziché dissanguarsi con un centrale d’alto livello è stata intelligente per valorizzare i giocatori che ci sono già. Gli acquisti di Douglas Costa, Bernardeschi e Matuidi sono certamente dei grandi colpi in prospettiva, e senza altre grandi partenze ci sentiamo di dare il voto 9.

Ottimo anche il mercato della Lazio. Partiti due giocatori importanti che però erano scontenti come Biglia e Keita, sono stati sostituiti a dovere da Lucas Leiva e Nani. Meglio di così, con il budget a disposizione, Tare non poteva fare. Da premiare con il voto 8 non solo i biancocelesti, ma anche il piccolo Benevento che, con i pochi mezzi a disposizione, si è assicurato nomi importanti come Chibsah, Belec, Cataldi, Lazaar, Iemmello e i colpi in prospettiva di Parigini e Lombardi.

Tra i promossi con un 7 pieno inseriamo anche Spal, Torino ed Hellas Verona. I ferraresi, appena sbarcati in Serie A, hanno registrato praticamente solo acquisti tra i quali spiccano quelli di Borriello, Mattiello, Oikonomu e Viviani. Merito del Toro è stato non lasciar partire Belotti e, a fronte delle uscite di Zappacosta, Padelli e altri giocatori minori sono arrivati nomi importanti come Niang, Burdisso, Ansaldi, ‘Nkolou, Rincon. E poi c’è Berenguer che si dice sia un fenomeno. Staremo a vedere. La ciliegina sulla torta dell’Hellas Verona è stato l’ingaggio del promettente Kean in prestito. Nemmeno maggiorenne, potrebbe aiutare i clivensi a trovare quei gol salvezza promessi da Cassano, prima di andare via. Cherubin, Hertaux, Verde, Caceres e altri acquisti interessanti sono stati messi a segno dai gialloblu.

Solo sufficienza per Bologna, Cagliari (ottimi gli acquisti di Van der Wiel e Pavoletti, ma serviranno solo a sostituire i partenti Isla e Borriello), Chievo, Crotone, Genoa e Sampdoria.

I bocciati del calciomercato estivo 2017

Voto 5 per l’Inter, più che altro per le tante promesse fatte ad inizio mercato non mantenute. Dalle promesse Nainggolan, Vidal, Sanchez, Di Maria e altri grandi nomi, alla fine sono arrivati soltanto Vecino e Borja Valero come pedine importanti, insieme a tanti giovani come Skriniar, Cancelo e Dalbert. Il merito dell’Inter è stato di non far partire i big come Perisic o Icardi, ma gli addii di Medel, Murillo, Banega, Kondogbia e Jovetic, più quello del fantasma Gabigol, lasciano qualche perplessità.

Stesso voto anche per la Roma che si è “salvata al novantesimo” acquistando Schick, un buon colpo in prospettiva. Prima del ceco (su gentile concessione della Juventus), l’unico colpo di rilievo era stato Kolarov. Troppo poco per sostituire i tanti partenti, da Salah a Rudiger, da Paredes a Szczesny. Senza considerare che questo sarà il primo anno senza Francesco Totti.

Voto 4 per il Sassuolo, a nostro avviso fortemente indebolito dopo il mercato. Defrel è stato fondamentale lo scorso anno, così come Pellegrini, Chibsah e Ricci. Sono arrivati solo tanti sconosciuti, o giocatori che hanno già lasciato qualche perplessità in Serie A come Goldaniga. Gli unici aspetti positivi sono la permanenza di Berardi e il ritorno all’ovile di un Falcinelli decisamente cresciuto a Crotone. Stesso voto anche per l’Atalanta che è riuscita a limitare la fuga dei campioni, ma che intanto deve dire addio a Kessie, Conti, Paloschi, ai quali si aggiungono le bandiere Migliaccio e Raimondi. Bene l’arrivo di Ilicic e anche Palomino sembra essersi ambientato. Attenzione ad Orsolini che può dire la sua, però al momento i bergamaschi sembrano essersi indeboliti rispetto allo scorso anno.

Voto 3 al Napoli per un mercato praticamente assente. Ok, i partenopei avevano già una grande squadra lo scorso anno, ma se si valuta solo l’operato sul mercato, il voto è negativo. Sono arrivati Mario Rui che nella Roma ha destato qualche perplessità e lo sconosciuto Ounas, mentre sono partiti Strinic, Cigarini, De Guzman e Pavoletti. Si poteva fare meglio. Malissimo anche l’Udinese che ha lasciato partire il suo giocatore migliore, Thereau, insieme a Wague, Kone, Felipe, Badu, Gabriel Silva e molti altri, per accogliere un giocatore in declino come Maxi Lopez, un ritorno da valutare come Behrami e poi tanti sconosciuti, com’è tipico di questa società. Va bene investire su giocatori poco noti, ma i friulani sembrano fortemente indeboliti.

Infine voto 2 per l’operato della Fiorentina, il peggiore di tutta la Serie A. La voce “partenze” avrebbe tagliato le gambe a qualsiasi squadra: Rodriguez, Ilicic, Kalinic, Borja Valero, Vecino, Bernardeschi, Tatarusanu e Tomovic, praticamente una squadra intera. Gli unici arrivi di un certo spessore sono Simeone jr. e Thereau, per il resto si spera sempre nella sfera di cristallo di Corvino (Vitor Hugo, Gil Dias, Gaspar, Eysseric). Questo mercato sarebbe stato accettabile per una piccola squadra, non per una del calibro del club viola.

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