È una situazione che si ripete sempre più spesso oggi in Italia: una persona lavora per tutto l’anno ma poi non ha i soldi per andare in vacanza. Magari è possibile risparmiare qualche centinaia di euro per un breve week-end di relax, ma servirebbe molto altro. A causa della crisi che ha investito l’Italia da oltre un decennio ormai anche le finanziarie hanno preso le contromisure. Hanno inventato infatti i prestiti vacanze, degli strumenti finanziari di cui ancora poche persone sono a conoscenza. Vediamo come funzionano.
Cosa sono i prestiti vacanze
Se avete richiesto un prestito “tradizionale”, sicuramente la finanziaria vi avrà posto la domanda “perché vuoi il prestito?”. Con i prestiti vacanze la domanda non viene posta perché si tratta di un finanziamento apposito per questo scopo. I prestiti vacanze servono appunto a tutte quelle persone che vogliono godersi una meritata vacanza un po’ più costosa di quanto possono permettersi, e poi rimborsare il costo con calma. I prestiti vacanza coprono infatti il 100% del costo del viaggio, dai biglietti aerei all’albergo, compresi i ristoranti e le altre spese. Parliamo di importi solitamente non molto elevati. In media infatti viene erogato un importo inferiore ai 10 mila euro, anche se ci si può spingere fino a 30 mila. Il prestito viene poi rateizzato a tasso fisso da un minimo di 12 mesi (1 anno) a 60 mesi (5 anni). Non c’è bisogno di presentare documentazioni particolari per la richiesta del prestito, ma solo un reddito accertabile.
Per richiedere un prestito per la vacanza non bisogna necessariamente rivolgersi ad una banca o ad una finanziaria. Molto spesso sono le stesse agenzie di viaggio che fanno da intermediari per la concessione della somma. Anzi, delle volte è più conveniente rivolgersi all’agenzia perché può avere convenzioni che non si trovano autonomamente. Il risparmio è dovuto anche al fatto che, trattando direttamente con i tour operator, il costo dell’intera vacanza è facilmente calcolabile, senza il rischio di brutte sorprese.
Quanto costano i prestiti vacanze
I prestiti vacanze prevedono la presenza del tasso annuo effettivo globale (TAEG). In altre parole è l’interesse applicato sulla somma prestata. Più è lungo il periodo di restituzione e maggiore è il tasso d’interesse. A concorrere al costo complessivo del prestito vi sono anche le spese della fase istruttoria (di solito molto basse, poche decine di euro), eventuali more per i ritardi nei pagamenti e l’assicurazione facoltativa. È possibile anche estinguere anticipatamente il prestito qualora si avesse la somma a disposizione e non si vogliano debiti. Come per tutti i finanziamenti, l’estinzione anticipata prevede il pagamento di una penale, circa l’1% sul capitale finanziato. Una penale che comunque permette di risparmiare sugli interessi ancora non maturati.
La finanziaria, prima di concedere il prestito, effettua i controlli soliti che si fanno in questi casi. Controlla dunque il rischio di insolvenza del richiedente, il reddito e l’affidabilità creditizia (precedenti prestiti restituiti, eventuali segnalazioni presso la Centrale Rischi e così via). Solitamente, trattandosi di cifre contenute, questi controlli avvengono nell’arco di pochi giorni.
Abbiamo fatto una simulazione sui principali siti di finanziarie. Calcolando un prestito medio di 7000 euro per una vacanza, restituibile in 2 anni, ecco i risultati:
- Agos: rata da 311,67 euro al mese
- Carrefour Banca: 316,08/m
- Fiditalia: 313,09/m
- Findomestic: 311,10/m
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