Negli ultimi anni una delle mete turistiche innovative che si stanno facendo largo tra i sogni dei vacanzieri è il Qatar. Il Paese arabo più occidentalizzato che ci sia è diventato una vera e propria attrazione. Fino a 20 anni fa o poco più non era altro che sabbia e deserto. I petroldollari, uniti ad una mentalità imprenditoriale sorprendente, hanno trasformato Doha e le altre città in una specie di Disneyland per ricchi. Anche se si tratta di una meta di elite, può essere interessante anche per turisti più “comuni”. L’importante è conoscere la legislazione del Paese e tutte le modalità per visitarlo.
I documenti per viaggiare in Qatar
Ovviamente il documento principe è il passaporto. Per la precisione le autorità qatariote richiedono che il documento sia valido per almeno 6 mesi dalla data di ingresso nel Paese. Oltre al passaporto è necessario ottenere un visto d’ingresso, qualsiasi sia il motivo della visita. I visti più facilmente ottenibili sono quelli per turismo, ma se ne possono ottenere anche per lavoro o studio. Il visto turistico è valido al massimo per un mese. Questo documento ha una peculiarità: mentre in tutto il mondo bisogna chiederlo in anticipo e ci vogliono alcuni giorni per ottenerlo, in Qatar si può ottenere immediatamente, appena giunti in aeroporto. È molto raro infatti che si venga respinti al confine, l’unico “requisito” per ottenere il visto turistico è infatti avere una carta di credito Visa o Mastercard con il quale pagarlo. Di fatto il visto non viene concesso soltanto se il passaporto non è in ordine.
Ad ogni modo, qualora si venisse respinti alla dogana, è possibile fare ricorso presso l’Ambasciata del Qatar, una volta rientrati in Italia. Un altro caso in cui, in passato, è stato rifiutato il visto d’ingresso è legato alla cosiddetta pratica elusiva. Come detto in precedenza, il visto turistico dura un mese. Alcuni “furbi” hanno pensato di uscire dal Paese alla scadenza del mese e rientrarvi poche ore dopo con un nuovo visto. Per evitare questa strategia le uscite e i ritorni ravvicinati possono essere rifiutati. Ad ogni modo, per avere la certezza di ottenere il visto d’ingresso, sono necessari i seguenti requisiti:
- carta di credito
- prenotazione in albergo
- biglietto di ritorno.
Il costo del visto d’ingresso per turismo è di 55 RQ (quasi 14 euro) per il primo ingresso e 50 RQ (12,50 €) per l’estensione; per altri tipi di ingresso come quelli per residenza o affari si pagano 105 RQ (circa 26 euro), l’estensione costa invece 100 RQ (25 euro). I neonati non pagano il visto d’ingresso. La procedura si può effettuare anche attraverso la compagnia aerea.
Se l’intenzione è di trattenersi nel Paese più a lungo è consigliabile fare richiesta di permesso di residenza. Infine c’è il visto per affari che si ottiene prima di partire e deve essere supportato dall’invito da parte di un’azienda o uno sponsor locale. La durata del visto d’affari non è rigida ma dipende dal tempo che ci vuole per portare a termine il business. Può durare anche un anno e prevedere entrate multiple. Per gli affari infatti le autorità hanno la manica più larga. Va però specificato che, in caso di visto di affari, prima di uscire dal Paese è necessario ottenere il permesso di uscita. Tale permesso viene emesso dallo stesso sponsor locale che aveva invitato il soggetto nel Paese. Viene rilasciato attraverso una procedura che deve passare dal Ministero dell’Interno e di fatto certifica la fine del rapporto lavorativo.
Infine se si fa solo scalo a Doha è necessario ottenere il visto di transito che vale dalle 5 alle 96 ore. Per il dettaglio su ogni caso specifico rimandiamo alla pagina ufficiale del Ministero dell’Interno.
Altre cose da sapere per viaggiare in Qatar
Il Qatar è uno dei Paesi più ricchi del mondo, per questo non pone limiti alla quantità di denaro trasportato. Si può entrare e uscire dal Paese con tutti i contanti che si vuole, non ci sono controlli in merito. La moneta locale è il riyal del qatar (RQ) e il cambio è molto semplice: per comprendere i prezzi basta dividere per 4. Un riyal vale infatti 25 centesimi di euro, dunque un euro vale 4 riyal.
Se i contanti non sono un problema alla dogana, lo sono invece le importazioni. Va infatti ricordato che il Qatar è un Paese islamico, pertanto è vietato l’ingresso di alcolici e derivati del maiale. Sono vietati anche tutti gli altri prodotti che possono offendere la religione musulmana, comprese per esempio riviste con donne seminude. Anche per questo motivo il comportamento delle donne dev’essere molto riservato. Potrebbero non essere viste di buon occhio minigonne o scollature vertiginose, anche se non vige l’obbligo di indossare il velo o altri costumi tipici locali. Le effusioni pubbliche omosessuali sono invece vietate.
Anche se la lingua ufficiale è l’arabo, l’inglese è parlato praticamente ovunque. Il Qatar è un’ex colonia britannica, pertanto l’inglese è una seconda lingua molto diffusa. Il Qatar non è esente dalla criminalità e soprattutto dalle truffe, ma non è nemmeno diffusa come in altri Paesi. Dunque vige la regola del fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Per viaggiare in Qatar in auto è sempre consigliabile affidarsi ai locali o a gruppi organizzati. Guidare nel deserto, per chi non è abituato, è disagevole e pericoloso. È infatti sempre consigliabile trasportare con sé scorte d’acqua e di carburante, nonché munirsi di un navigatore satellitare. Le autorità sono molto severe in tutto, ma in particolare sul possesso e commercio di droga o alcool. Anche una piccola quantità di sostanze stupefacenti trovate addosso ad un turista può trasformarsi in anni di carcere. Lo spaccio può portare addirittura ad una condanna a morte.
Per quanto riguarda la sanità, essa è pubblica e tra le migliori al mondo. Nonostante sia pubblica però può prevedere un pagamento di una sorta di ticket per gli stranieri. Gli operatori di telefonia mobile italiani forniscono il servizio anche in Qatar, ma i costi di roaming sono particolarmente elevati.
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