Sul cibo molto spesso si crea tanta confusione e, di conseguenza, nascono delle leggende. I cosiddetti miti alimentari sono molto diffusi, ce ne siamo occupati spesso a proposito dei nostri articoli sulla caffeina, sull’aceto di mele o sull’aglio. Oggi allarghiamo il cerchio e vi proponiamo una serie di miti alimentari davvero sorprendenti. Ci sono infatti tanti cibi considerati sani, e intorno ai quali si è sviluppato un enorme giro d’affari, i quali però non fanno veramente bene. Certo, non fanno nemmeno male (non tutti almeno), ma i tanto decantati benefici in realtà non ci sono. Ecco quali sono.
Miti alimentari a colazione: gli alimenti sani senza benefici
Repubblica ha intervistato il dottor Andy Belatti, noto dietologo americano, il quale ha indicato una serie di cibi sani che in realtà non apportano benefici alla dieta. Secondo le sue indicazioni sembra che la maggior parte degli errori li commettiamo nel primo pasto di giornata. Ecco i miti alimentari più comuni a colazione:
Spremute di frutta: non c’è niente di più sano di una bella spremuta d’arancia o di pompelmo al mattino, vero? Sbagliato! Lo spremiagrumi elimina la fibra della frutta, che è la parte che fa veramente bene. Di solito beviamo solo il succo, ma il succo contiene in pratica solo lo zucchero. In questo modo immettiamo nel nostro corpo lo zucchero e poco altro. L’energia donata dalla spremuta dura poco tempo e sul lungo periodo può anche comportare irritabilità. Meglio mangiare il frutto intero, piuttosto.
Latte di mandorla: secondo la credenza popolare il latte di mandorla può sostituire il latte vaccino. In quanto a nutrienti non ci sono paragoni. Il latte di mandorla è per la maggior parte acqua, di mandorle c’è solo il 2%. Le proteine sono zero, le vitamine pure, e quelle che ci sono sono state aggiunte dopo. Le alternative? Se proprio siete vegani e non volete bere il latte di mucca (che è il migliore dal punto di vista dei nutrienti) allora bevete il latte di soia. E mangiate le mandorle intere, sono piene di proteine.
Burro di mandorle: anche il burro di mandorle è soggetto a miti alimentari. Non è infatti più nutriente del burro di arachidi o altri alimenti simili (fatto salvi eventuali aggiunte industriali).
Muesli: il muesli è considerato sano perché consigliato a chi fa attività fisica, ma in realtà tanto sano non è. È infatti ricco di zuccheri e calorie. Se fate molta attività fisica può darvi la carica giusta, ma se non bruciate tutte queste calorie non è una scelta saggia.
I miti alimentari a pranzo e a cena
Ma commettiamo tanti errori anche durante il resto della giornata. Letteralmente ci perdiamo in un bicchier d’acqua. O meglio: in una bottiglia d’acqua. Ogni anno si spendono, in acqua in bottiglia, circa 100 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti. In realtà la stragrande maggioranza degli acquedotti che portano l’acqua in casa sono sicuri, vengono fatti controlli periodici e così l’acqua del rubinetto si può dire buona quanto quella in bottiglia. Anzi, quella inbottigliata nella maggior parte dei casi si trova nella plastica, e qui il deterioramento della plastica potrebbe persino renderla poco salubre.
Integratori ed energy drink: gli integratori di vitamine nella maggior parte dei casi sono inutili perché, seguendo una dieta sana e varia, si prendono già le vitamine dai cibi e pertanto quelle degli integratori sono in eccesso. Discorso simile per gli energy drink che non forniscono niente di più di quello che può fornire un po’ d’acqua e un po’ di proteine.
Cibi senza glutine: ormai è diventata una moda quella di acquistare il pane senza glutine, la pizza senza glutine, la pasta senza glutine e così via. A meno che non siate affetti da celiachia (e allora siete giustificati) nel resto dei casi il glutine fa bene, quindi non evitatelo!
Bianchi d’uovo: demonizzati perché contengono colesterolo, il dietologo afferma che non è vero che facciano male. A meno che non soffriate già di colesterolo alto, ma in quel caso sarebbe meglio evitare l’uovo del tutto, non solo l’albume.
Cibo detox: il corpo umano ha già un sistema di pulizia interno, non serve supportarlo con una dieta molto limitativa. A meno che non siate stati avvelenati con qualche sostanza che va espulsa in fretta, la dieta detox è perfettamente inutile.
Olio di cocco: considerato (a torto) più salutare dell’olio d’oliva, prende il suo posto nelle diete. In realtà mentre per ogni cucchiaio di olio d’oliva ci sono 1 grammo di grassi saturi e 10 di grassi monosaturi (sani), lo stesso cucchiaio di olio di cocco contiene 12 grammi di grassi saturi e 1 di monosaturi.
Sale dell’Himalaya: bello, affascinante e…costoso. Il sale dell’Himalaya è diventato una moda tra i cosiddetti salutisti, ma a torto. Non è nient’altro che sale, perfettamente identico nelle sostanze nutritive a quello da cucina che costa dieci volte meno.
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