Viaggiare in Giappone: documenti e procedure per un soggiorno sicuro

di Onofrio Marco Mancini
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Viaggiare al di fuori della Comunità Europea può essere abbastanza disagevole. Ne sanno qualcosa i turisti che si recano spesso negli Stati Uniti che sono costretti a compilare diversi documenti. Per viaggiare in Giappone ci sono gli stessi disagi? Quali documenti e procedure bisogna rispettare per visitare il Paese del Sol Levante? Vediamo tutto ciò che serve e i consigli dei viaggiatori.

I documenti per viaggiare in Giappone

Come per tutti i Paesi al di fuori della Comunità Europea, il documento principale che serve per viaggiare in Giappone è il passaporto in corso di validità. Bisogna esserne in possesso (e dev’essere valido) sia al momento della partenza che in quello del ritorno. Il passaporto serve anche per i minorenni, anche se i loro dati sono presenti sui passaporti dei loro genitori. Sul passaporto dei minori devono essere riportati i dati di almeno uno dei genitori.

Da una decina d’anni circa la nuova legge in vigore in Giappone impone di prendere agli stranieri anche le impronte digitali e scattare la foto del volto. Non servirà qualora foste residenti permanenti, diplomatici, o per i bambini sotto i 16 anni. Per entrare in Giappone a scopo turistico non è richiesto un visto. L’Italia infatti rientra nel novero dei Paesi che hanno stipulato l’accordo di ingresso libero con il Paese nipponico. L’unica limitazione è che non si può restare nel Paese per più di 90 giorni. Se si ha intenzione di restare oltre i 3 mesi bisogna chiedere un visto per esempio per il carattere lavorativo della visita o per altri motivi comprovati. Per ottenere il visto bisogna presentare, oltre al passaporto, anche un modulo di richiesta (scaricabile online), la foto e il Certificato di Eleggibilità, ovvero un certificato rilasciato dal Ministero della Giustizia giapponese che “indaga” sul richiedente per capire se la sua richiesta è accettabile. Se per qualsiasi motivo si rischia di superare i 90 giorni della visita senza visto, è bene rivolgersi in anticipo all’ambasciata italiana a Tokyo per evitare conseguenze come multe o addirittura l’arresto.

Se si trasportano animali bisogna compilare i documenti internazionali soliti e assicurarsi che si siano effettuate tutte le vaccinazioni obbligatorie.

Cose da sapere per viaggiare in Giappone

Non c’è un limite al contante importabile in Giappone. La valuta locale è lo yen e i viaggiatori possono portare con sé tutti i soldi che vogliono. L’unico obbligo è di dichiarare alla dogana se si porta con sé oltre un milione di yen (che corrispondono a poco più di 8 mila euro). È altresì vietato il trasporto di armi da fuoco e cibo deperibile, tranne quello acquistabile nei duty free. Per quanto riguarda l’esportazione invece, l’unica limitazione riguarda le piante: non si possono portare fuori dal Paese piante di nessun genere.

Durante il soggiorno è possibile usare quasi ogni tipo di carta di credito valida in Italia (tranne la Postepay), ma non i bancomat. È consigliabile già partire muniti di molti contanti perché non tutti gli esercizi commerciali accettano le carte. Se non riuscite a cambiare il denaro in Italia, potete farlo in aeroporto: quello sarà l’ultimo posto in cui i bancomat funzioneranno, nel resto della nazione non saranno validi. Il volo diretto dall’Italia per Tokyo dura circa 12 ore e il fuso orario giapponese rispetto a quello italiano è +7 durante l’ora legale e +8 durante l’ora solare. In Giappone infatti non vi è il cambio di orario. Non sono previsti vaccini obbligatori per recarsi nel Paese. Ricordate di portare (o acquistare) un adattatore per i caricabatterie. In Giappone la corrente elettrica è infatti a 100-110 volt.

Per spostarsi in Giappone è consigliabile usare la metro in città e i treni JR (Japan Rail) fuori città. I biglietti di treni e autobus si possono acquistare presso gli sportelli automatici che si trovano in tutte le stazioni. È consigliabile acquistare il Rail Pass prima di partire. Si tratta di una sorta di abbonamento esclusivo per turisti, acquistabile dunque soltanto fuori dal Giappone, che consente di prendere tutti i mezzi pubblici, compresi i traghetti e ad esclusione dei treni Nozomi, pagando soltanto una quota iniziale. Inoltre il RP permette di ottenere il 10% di sconto presso gli hotel convenzionati. I biglietti singoli sono comunque molto economici: i biglietti del JR (treni) costano 130 yen, ovvero circa 1 euro, quelli della metropolitana 160 yen (1,30 euro). Gli autobus sono invece sconsigliati se non si conosce il giapponese: non ci sono indicazioni delle fermate in inglese o con caratteri occidentali (come invece avviene sui treni) e perciò è facile perdersi. Per guidare un’auto bisogna fare richiesta di patente internazionale. E ricordate che si guida a sinistra!

Foto: Freeimages

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