Social card 2016: come funziona e come richiederla

di Onofrio Marco Mancini
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social card 2016

Nella Legge di Stabilità 2016 il Governo Renzi ha modificato la disciplina della cosiddetta Social card. Si tratta di una carta ricaricabile a supporto dei pensionati con la minima inventata dal Governo Berlusconi che con gli anni si è evoluta fino alla Social card 2016 che prevede un aiuto anche per i disoccupati e le famiglie a basso reddito con figli a carico (in questo caso prende il nome di Family Card, ma il funzionamento è lo stesso). Ecco come funziona e come richiedere la carta di quest’anno.

Social card 2016: in cosa consiste

La Social card 2016 è una carta acquisti, come una sorta di carta prepagata, il cui importo viene ricaricato una volta ogni due mesi. La cifra, utilizzabile sia per gli acquisti al supermercato che per gli acquisti online attraverso il circuito Mastercard, ha un importo che varia a seconda dei casi. Si parte da un minimo di 40 euro (pensionati con la minima) ad un massimo di 404 mensili (disoccupati con 3 figli a carico). Non si possono ritirare gli importi in contanti da un bancomat perché la card non è pensata per far avere soldi liquidi, ma solo per l’acquisto di cibo e altri beni di prima necessità.

Social card 2016: requisiti e come richiederla

I requisiti fondamentali che devono essere rispettati in tutti i casi sono:

  • Cittadinanza europea o, in caso di extracomunitari, essere in possesso di regolare permesso di soggiorno;
  • Iscrizione all’anagrafe;
  • Avere intestate non più di un’utenza elettrica e un’utenza del gas;
  • Avere intestata non più di un’auto che è stata acquistata prima del 2015 e con una cilindrata non superiore ai 1.300 cc;
  • Avere intestata una moto di non più di 250 cc immatricolata entro i 3 anni precedenti alla richiesta;
  • Avere un patrimonio mobiliare non superiore ai 15 mila euro;
  • Avere un ISEE non superiore ai 3000 euro;
  • Avere un indicatore della situazione patrimoniale non superiore agli 8000 euro;
  • Possedere un immobile residenziale per non più del 25% o uno ad uso non abitativo per non più del 10%.

A questi requisiti di base se ne aggiungono altri a seconda dei casi, ovvero per la Family Card si devono avere o un figlio di meno di 3 anni, o un figlio minorenne in caso di monogenitorialità; oppure entrambi i genitori ma almeno 3 figli minorenni, o ancora due figli minorenni e l’attestazione di gravidanza della moglie, oppure due figli minorenni con almeno uno disabile. Inoltre bisogna ottenere un’attestazione dai servizi sociali comunali del disagio abitativo.

Per la Social card 2016 anziani, i requisiti aggiuntivi sono che almeno un componente del nucleo familiare abbia almeno 65 anni e poi avere la somma tra pensione e altre forme di assistenza (per es. accompagnamento) che non superino i 6.795,38 euro l’anno fino a 70 anni; 9.060,51 euro per gli over 70.

Per i disoccupati, i requisiti sono che, al momento della richiesta, chi la presenta risulta disoccupato o inoccupato, oppure deve aver chiuso l’attività autonoma negli ultimi 3 anni. Per i lavoratori con contratti precari, bisogna dimostrare di aver lavorato per almeno 180 giorni. Il reddito annuo non deve superare i 4 mila euro e in famiglia ci dev’essere almeno un figlio minorenne.

Infine per la Social card 2016 bebè (diversa dal bonus bebè), i requisiti sono che il neonato non deve avere più di 3 anni e il reddito familiare non deve superare i 6.795,38 euro all’anno.

Per coloro che hanno i requisiti sopra esposti, la presentazione della domanda è gratuita e si può effettuare presso gli sportelli degli Uffici Postali o gli uffici Inps territoriali. I moduli si trovano in posta o sul sito del Ministero dell’Economia, ma anche se vengono scaricati, vanno sempre presentati presso gli Uffici incaricati. Se l’approvazione della legge sulla Social card 2016 dovesse procedere secondo i piani, le prime carte dovrebbero arrivare per posta all’indirizzo indicato a partire dal giugno 2016.

Foto: Pixabay

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