Finlandia sarà la nuova Grecia? Altra crisi spaventa l’Europa

di Onofrio Marco Mancini
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Non bastavano le mini crisi di Portogallo, Irlanda e Spagna e quella grande della Grecia, per non parlare della situazione sempre in bilico dell’Italia, adesso l’Europa dovrà fare i conti con una nuova crisi: quella della Finlandia. Gli ultimi parametri economici ufficializzati dal Paese scandinavo parlano di una situazione seria quasi al livello dell’Italia, solo che la Finlandia non ha la potenza economica italiana, ed in più gli scenari geopolitici rischiano di peggiorarla ulteriormente. Vediamo cosa sta accadendo ad Helsinki.

Crisi economica finlandese: come nasce

La Finlandia, secondo le agenzie di rating internazionale che da tempo bersagliano l’Italia e gli altri cosiddetti Paesi PIGS, avrebbe ancora un outlook da tripla A (il massimo possibile), eppure i dati economici raccontano una storia diversa. Il Paese è infatti ufficialmente in recessione avendo perso il 6% del PIL in 7 anni e facendo registrare il segno meno per 4 anni di fila. Secondo l’analisi del Wall Street Journal, in Europa nel 2015 peggio della Finlandia sarebbe andata solo la solita Grecia.

La crisi economica finlandese è cominciata con i problemi finanziari di Nokia, la principale azienda nazionale, inglobata di recente dalla Microsoft ad un passo dal fallimento. In calo vistoso anche il secondo settore più redditizio per il Paese, quello della carta. A questi problemi riguardanti la cosiddetta “economia reale” si sono poi aggiunti l’influenza negativa dell’euro che avrebbe indebolito l’economia interna, e negli ultimi tempi anche le sanzioni contro la Russia, principale partner export della Finlandia. Da quando sono entrate in vigore le nuove norme restrittive contro il Paese di Putin, il totale delle esportazioni finlandesi si è ridotto di un terzo.

Come si esce dalla crisi della Finlandia

Nonostante i detrattori dell’euro sostengano che per uscire dalla crisi si debba uscire prima dalla moneta unica, secondo gli economisti il vero problema della Finlandia è la rigidita dell’economia. Si lavora in pochi settori, e quando questi settori vanno in crisi, va in crisi l’intero sistema. Ci sono poche liberalizzazioni, la spesa pubblica è elevata, gravata da un sistema di benefits sociali importanti, mentre il costo del lavoro è altissimo. Secondo l’analisi del Sole24Ore di oggi, l’unico modo per la Finlandia di uscire dalla crisi è attuare una riforma della pubblica amministrazione, del lavoro e del welfare, per far stare un po’ meno bene la popolazione, ma più sotto controllo i conti pubblici.

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