Assicurazione sulla vita: quando conviene e come funziona

di Paola Pagliaro
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assicurazione sulla vita

L’assicurazione sulla vita è un modo per garantire una continuità economica alla famiglia. Si tratta di una forma di assicurazione volontaria alla quale una o più persone della famiglia possono aderire, pagando un premio mensile o annuale, per permettere poi ai familiari, in caso di decesso, di incassare denaro che gli permetta di continuare a vivere in maniera dignitosa. L’assicurazione sulla vita è compatibile anche con una eventuale pensione di reversibilità in quanto erogata da due istituti differenti. Una cioè non esclude l’altra. Essa permette di garantire al beneficiario un importo mensile o, il più delle volte, un rimborso una tantum, per poter far fronte alle spese dopo la morte di un membro della famiglia.

Come funziona l’assicurazione sulla vita

Stipulare l’assicurazione sulla vita è molto semplice e veloce grazie alla forte concorrenza tra le varie compagnie assicuratrici che rendono le pratiche il più agevole possibile. Esistono un’infinità di tipologie di assicurazione sulla vita stipulabili con compagnie assicuratrici, società finanziarie e persino con le Poste, ma più o meno hanno tutte un funzionamento comune: si paga una quota annuale o mensile, di solito molto bassa, che permette la copertura assicurativa per un certo numero di anni. Finché si è in regola con i pagamenti si resta coperti e, in caso di decesso, la famiglia riceve il rimborso concordato. Esistono poi alcune assicurazioni che permettono di integrare ulteriori servizi. A fronte di un esborso maggiore consentono anche di avere copertura sanitaria, una specie di pensione o un rimborso in caso di invalidità temporanea o definitiva.

Quando conviene l’assicurazione sulla vita

Solitamente prima si stipula l’assicurazione sulla vita e più conviene in quanto il premio annuale da pagare aumenta con l’aumentare dell’età. Altri elementi che possono far aumentare il costo annuale della polizza sono l’essere fumatore, avere delle malattie pregresse personali o in famiglia (quando ad una persona è stata diagnosticata una malattia grave, la compagnia può anche rifiutarsi di assicurarla), la durata della copertura assicurativa ed intraprendere attività pericolose per la vita, che siano per lavoro o per hobby (basti pensare per esempio al paracadutismo oppure avere a che fare con esplosivi, lavorare su ponteggi o altre attività simili). Di solito comunque è molto conveniente il rapporto tra il premio pagato e quello ricevuto con l’assicurazione in caso di decesso. Queste sono le simulazioni che abbiamo effettuato su un uomo di 35 anni non fumatore:

  • Allianz: con 8 euro al mese è possibile ottenere fino a 75 mila euro in caso di morte;
  • Genertel: con 13,40 euro al mese si ha diritto ad un rimborso fino a 100 mila di euro in caso di morte;
  • Metlife: 14,33 euro al mese per 100 mila euro;
  • Poste Italiane: con 8 euro al mese copertura per 100 mila euro;
  • Axa: 34 euro al mese per 10 anni, 100 mila euro di rimborso con copertura per 15 anni (previsto un forte risparmio se il premio viene pagato tutto in un’unica soluzione, cioè 817,55 euro ovvero poco più di 6 euro al mese)

Ovviamente se anziché assicurare un soggetto che ha 35 anni ne assicuriamo uno che ne ha 50, i premi lievitano anche più del doppio. Altro vantaggio è che le spese di stipula sono detraibili dal reddito imponibile per il 19%.

Foto: Freeimages

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