Città come Venezia e Ferrara potrebbero sparire, così come le spiagge dell’Adriatico e parte di Padova e Napoli. È questo lo scenario redatto dal Past Global Changes Project, un team di scienziati coordinati da Andrea Dutton dell’Università della Florida che stanno valutando i possibili impatti del riscaldamento globale sulla geografia mondiale.
Gli scienziati hanno adottato un metodo differente rispetto ad altri gruppi che stanno studiando il fenomeno dei cambiamenti climatici, come l’IPCC. Non utilizzano modelli matematici per capire cosa potrebbe accadere, ma studiano la storia terrestre per capire cosa è successo in passato in condizioni simili a quelle che potrebbero capitare nei prossimi anni. I ricercatori hanno così scoperto che, nelle varie ere geologiche che la Terra ha attraversato, almeno 3 volte è capitato che il clima fosse più caldo di un grado rispetto a quanto lo è oggi. Vediamo quali sono state le conseguenze.
Riscaldamento globale a +1 grado: addio a città e nazioni
Con un solo grado di media in più rispetto alla temperatura odierna, i climatologi hanno stimato che il livello dei mari in tutto il mondo possa salire di 6 metri. Come detto, in queste condizioni sparirebbero non solo città come Venezia che già oggi, quando c’è l’acqua alta, viene in parte sommersa, ma intere coste come quella adriatica italiana, o persino nazioni. I Paesi Bassi per esempio non esisterebbero più, ma verrebbero messi in pericolo anche la parte settentrionale della Germania, le isole greche o le aree costiere della Gran Bretagna.
L’ultima volta che tutto ciò è accaduto, affermano i ricercatori, è stato circa 125 mila anni fa quando si stima che il livello dei mari fosse tra i 6 e i 9 metri più alto rispetto ad oggi. Secondo loro però la situazione può anche peggiorare. Se infatti le temperature medie salissero di 2 gradi anziché uno solo, il livello dei mari potrebbe salire addirittura di 13 metri. E in questo caso i disastri sarebbero incalcolabili.
Purtroppo il rischio che questi scenari disastrosi si verifichino è alto. Stando ai calcoli dei ricercatori infatti, al tasso di inquinamento attuale questo scenario da 6 metri di innalzamento degli oceani potrebbe verificarsi già intorno al 2035, mentre trent’anni dopo il livello potrebbe anche raddoppiare. Sempre che il tasso di inquinamento non aumenti: in questo caso le conseguenze peggiori si potrebbero verificare anche prima di quella data.
Fonte: Pages
Foto: Freeimages
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