Le emorroidi consistono in un ingrossamento delle vene presenti sulla parete anale che provocano alcuni problemi, a volte fastidiosi e altre più preoccupanti come prurito e sanguinamento. È fondamentale agire immediatamente, non appena si presentano i primi sintomi di emorroidi, in quanto un intervento precoce può evitare decorsi più lunghi e dolorosi.
Le emorroidi si suddividono in interne ed esterne. Quelle interne non sono visibili a occhio nudo e si notano essenzialmente per la perdita di sangue dall’ano, sono posizionate sopra gli sfinteri anali; le emorridi esterne invece si possono notare per la presenza di cute che fuoriesce dall’anno. Questa cute può gonfiarsi e infine rompersi, provocando molto dolore, oltre che emorragia. Prima di rompersi invece si nota perché il paziente sente un gonfiore duro, come un cuscinetto, accanto all’ano. A seconda del grado di gravità delle emorroidi, questo “cuscinetto” di pelle può rimanere completamente all’interno dell’ano, può venire fuori solo dopo la defecazione ma rientrare dopo, oppure restare sempre al di fuori dell’ano.
Rimedi e cause delle emorroidi
La principale causa delle emorroidi è la stitichezza. Quando un paziente costipato cerca di defecare, spinge con una certa forza che crea pressione sui vasi sanguigni e ciò porta alla formazione delle emorroidi. È possibile che compaiano però anche per il motivo contrario, cioè la diarrea. Un meccanismo simile accade durante la gravidanza. Altre cause possibili sono malattie croniche al fegato, obesità, tumore, debolezza congenita delle pareti vasali e della zona perianale, e poi alcune cattive abitudini alimentari come bere troppo alcool, mangiare troppi cibi piccanti, spezie, cioccolata o effettuare pasti non regolari. È stata accertata una certa predisposizione genetica alla condizione e si sospetta che anche la sedentarietà possa favorirla, così come gli sport che favoriscono la sollecitazione dell’area anale come equitazione, sollevamento pesi e ciclismo. Le emorroidi possono capitare a qualsiasi età, ma la maggior parte dei pazienti ne soffre dopo i 50 anni.
Come detto all’inizio, intervenire immediatamente è importante perché aumenta le probabilità di guarigione senza dover ricorrere all’operazione chirurgica. La prima precauzione da prendere è accertarsi di avere una buona igiene anale, insieme anche al consumo di pasti regolari e sani (con molte fibre e pochi cibi elaborati) e all’eliminazione dei fattori di rischio. Dopodiché tra i rimedi per le emorroidi indichiamo medicamenti e lozioni apposite, iniezioni di una sostanza cicatrizzante, bere molta acqua (l’ideale sono 2 litri al giorno per gli adulti), ridurre il quantitativo di sodio (sale) ingerito, e fare una passeggiata di 5 minuti ogni tanto durante una giornata lavorativa o dopo alcune ore in cui si sta in posizione seduta.
Per alleviare il fastidio è possibile anche fare bagni caldi (ma non bollenti) della durata di 15 minuti, specialmente dopo la defecazione. Se sono causate da stitichezza, è possibile assumere dei medicinali o dei cibi che rendono più morbide le feci, ma bisogna evitare i lassativi perché possono comportare diarrea e, di conseguenza, peggiorare la situazione. Se le emorroidi sono completamente prolassate o hanno raggiunto un grado avanzato è necessario l’intervento chirurgico per cauterizzarle o legarle.
Fonti: Siucp; Webmd; emorroidi-esterne.it; eMedicinehealth
Foto: Photl
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