Sicurezza in barca, come scegliere la zattera di salvataggio

di Onofrio Marco Mancini
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zattera di salvataggio

Per molti la barca è una vera e propria passione che cresce giorno dopo giorno. Quando si deve affrontare il mare, però, è bene prestare la massima attenzione alla sicurezza per evitare di incorrere in episodi spiacevoli. Di solito prima di uscire in barca è bene verificare sia le condizioni atmosferiche che quelle della barca stessa. Inoltre bisogna controllare che tutte le dotazioni di bordo siano a norma.

Le dotazioni di bordo sono un elemento fondamentale per la sicurezza in barca, regolamentate da norme precise che variano a seconda della distanza in miglia dalla costa. Se si rimane entro le sei miglia marittime dalla costa la dotazione di bordo è ristretta alle dotazioni essenziali quali giubbotti di salvataggio, salvagenti con la cima, boette luminose e fumogene.

Se invece si superano le sei miglia marittime dalla costa allora entra in gioco la zattera di salvataggio, che diventa un oggetto necessario da avere a bordo. La zattera di salvataggio va scelta con cura in base alla distanza dalla costa. Ci sono però delle norme di base per la scelta della zattera di salvataggio che esulano dalla distanza costiera e che bisogna seguire alla lettera sia per non incorrere in sanzioni, sia per essere certi che la sicurezza a bordo sia la migliore possibile.

Regole da seguire per la scelta della zattera di salvataggio

La prima norma da seguire per la scelta della zattera di salvataggio riguarda il numero massimo di persone che possono salire a bordo dell’imbarcazione. Infatti la zattera deve essere abbastanza grande da contenere tutte le persone che in quel momento si trovano a bordo, perciò la sua dimensione dipende assolutamente dalla capienza della nostra imbarcazione.

Un’altra norma da tenere presente è quella che riguarda la revisione della zattera, che va fatta periodicamente per assicurarci che sia sempre perfettamente funzionante. Se la zattera di salvataggio si compra nuova bisogna tenere presente che va revisionata la prima volta a due anni di di distanza dalla data di acquisto, mentre se la prendiamo usata allora è bene accertarci che la documentazione sia in perfetta regola, e che tutte le revisioni previste siano state fatte negli anni.

Tra le varie norme di legge per la zattera di salvataggio c’è anche quella riguardante la distanza costiera. Infatti se si rimane entro le dodici miglia marittime dalla costa si può utilizzare la cosiddetta zattera costiera, che negli ultimi anni è andata via via a sostituire il vecchio Atollo, con il quale si poteva solo stare aggrappati in caso di emergenza, ma comunque immersi nell’acqua.

Se invece si superano le dodici miglia di distanza dalla costa va portata a bordo una zattera provvista di copertura che possa proteggere dal sole diretto le persone a bordo, considerato che i soccorsi in alto mare sono molto più difficili che nelle vicinanze delle zone costiere.

Le zattere di salvataggio devono comunque essere dotate di tutto il necessario alla sopravvivenza in mare, perché potrebbe passare parecchio tempo dal momento del naufragio o dell’avaria fino all’arrivo dei soccorsi. Ecco quindi che all’interno della zattera si dovrà avere il kit di sopravvivenza, che può essere personalizzato in base alle esigenze, ma nel quale non dovrebbero mancare oggetti fondamentali come una radio VHF per le comunicazioni piuttosto che del cibo, senza dimenticare una scorta di acqua potabile.

Queste sono le regole primarie da seguire per la scelta delle zattere di salvataggio per la nostra imbarcazione, un oggetto fondamentale per la sicurezza a bordo che ci auguriamo comunque di non dover mai utilizzare.

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