Serie A 2014-2015, 11a giornata: show di Juve e Roma, il Napoli torna terzo

di Onofrio Marco Mancini
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risultati 11a giornata serie a

Il campionato di Serie A comincia a delinearsi per come l’avevamo previsto ad inizio anno. Juventus prima, Roma che insegue e Napoli terzo era la classifica prevedibile e, con un certo ritardo da parte della squadra di Benitez, adesso si concretizza. L’undicesima giornata del massimo torneo italiano però porta anche qualche dolore ad alcuni allenatori come Mazzarri e Donadoni ai limiti dell’esonero. Ma analizziamo le partite di sabato e domenica.

Sassuolo-Atalanta 0-0: la gara non è noiosa, entrambe le squadre tentano di segnare ma i portieri rispondono bene. Meriterebbe qualcosa in più il Sassuolo contro un’Atalanta spenta rispetto a quella vista lo scorso anno, ma alla fine il pareggio non è poi un risultato sbagliato.

Sampdoria-Milan 2-2: spettacolo a Marassi. El Shaarawy torna al gol dopo oltre 600 giorni ad inizio gara con un gran tiro da fuori, ma i doriani non sono terzi per caso, si ributtano in avanti e pareggiano con Okaka. La rimonta è completata nella ripresa ma un rigore di Menez impatta una partita che sarebbe stata ingiusta se una delle due squadre fosse uscita sconfitta.

Cagliari-Genoa 1-1: la partita tra gli allenatori più offensivi della Serie A comincia bene ma poi si ferma al palo. Farias segna nei primi minuti ma una traversa di Kucka e un palo di Conti non permettono al risultato di essere più corposo. Il Genoa però c’è e trova un pareggio giusto nella ripresa grazie ad un autogol di Rossettini, ed ha la palla buona per vincere la gara ma Perin para un rigore ad Avelar nel finale.

Palermo-Udinese 1-1: gara da incubo per i siciliani che con uno svarione difensivo regalano a Thearau il gol del vantaggio. L’Udinese senza Di Natale però sparisce dal campo, i rosanero si dannano l’anima e dopo aver sprecato tantissime occasioni (tra le quali anche un rigore) ci pensa Dybala a pareggiare.

Chievo-Cesena 2-1: partita al cardiopalmo tra due squadre traballanti. Passata la paura iniziale il Chievo passa in vantaggio con Pellissier appena entrato nella ripresa. Quando sembrava che la partita fosse destinata all’1-0 il Cesena pareggia al novantesimo. Sembra ormai un’occasione sprecata e invece in pieno recupero ancora Pellissier regala i tre punti fondamentali ai suoi.

Juventus-Parma 7-0: non c’è storia allo Juventus Stadium. Un errore di Mirante, che respinge centralmente un tiro di Pogba, apre le danze con Llorente che ribatte in rete un gol facile facile. A chiuderle è Lichtsteiner con un gran destro da fuori area. Il Parma si smonta e gli attaccanti juventini fanno quello che vogliono. Doppietta di Llorente, doppietta di Tevez (compreso un gol “alla Maradona” partendo dalla sua metà campo e saltando mezza difesa avversaria) e doppietta del neo entrato Morata. Donadoni ora rischia.

Empoli-Lazio 2-1: l’Empoli non ha affatto alcuna deferenza nei confronti dell’avversario sulla carta più forte e fa la sua partita. Passa in vantaggio con Maccarone e ancora T-Mac, pochi minuti dopo, raddoppia. La Lazio ci mette tanta buona volontà ma trova il gol che riapre la partita troppo tardi.

Fiorentina-Napoli 0-1: in una gara in cui potrebbe succedere di tutto alla fine è il Napoli a spuntarla grazie ad un gol di rapina di Higuain. I viola non hanno demeritato, ma è evidente che hanno non pochi problemi in attacco.

Inter-Verona 2-2: la solita Inter che domina la gara ma prende gol ad ogni affondo. Il Verona colleziona appena 3-4 occasioni in tutta la partita, ma ne segna due con Toni (che si fa pure parare un rigore) e Nico Lopez. Di mezzo la doppietta di Icardi che da solo non basta.

Roma-Torino 3-0: i giallorossi si vogliono scrollare subito di dosso la paura di non reggere il confronto con la Juve, e trovano la rete del vantaggio pochi minuti dopo il fischio d’inizio con un’incursione di Torosidis. La serata dei giallorossi è perfetta perché trovano il gol anche due che non segnano molto, Ljajic e Keita, e torna a giocare anche Strootman dopo 8 mesi di stop per infortunio. Solo uno squillo del Toro in avanti con il solito Quagliarella.

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