Tra una decina d’anni potremo produrre l’energia che serve ad un’intera città con una centrale grande quanto una stanza, senza pericoli né scorie. Fantasie? Secondo la Lockheed Martin, azienda americana del settore dell’ingegneria aerospaziale, sembra proprio di no. Bisogna comunque frenare i facili entusiasmi: stiamo parlando di una tecnologia che ancora esiste solo sulla carta, non è ancora stata testata e dunque comporta ancora tantissime incognite. Però ci dà buone speranze.
Come funzionano le mini centrali a fusione nucleare
Uno dei punti di forza di queste mini centrali a fusione nucleare è proprio l’essere piccole. Al posto delle grandissime centrali che conosciamo oggi, quelle con il camino dal quale esce fumo e macchinari ipertecnologici per tenere sotto controllo una potenziale bomba atomica, queste mini centrali misurano due metri per tre, praticamente possono entrare nella nostra stanza da letto. Tant’è che già i produttori affermano che potranno essere trasportate da una sede ad un’altra semplicemente a bordo di un camion.
Altro punto di forza è la completa assenza di scorie. Uno dei crucci del nucleare odierno è che rilascia talmente tante scorie radioattive che non si sa più dove metterle. Le scorie rimangono attive per migliaia di anni, possono avvelenare il terreno e l’acqua e nessuno, giustamente, le vuole nel proprio cortile. Il principio della fusione nucleare invece non disperde nulla, come invece fa la fissione, ma “traduce” tutto in energia. Tantissima energia. Paragonandolo alle centrali a carbone che ancora oggi alimentano molte delle nostre città, secondo gli esperti una mini centrale simile sarebbe in grado di produrre 10 milioni di volte l’energia prodotta dal carbone, utilizzando la stessa quantità di materiale. Solo che non si usa il carbone ma deuterio e trizio.
Tempistiche previste per la fusione nucleare
La tecnologia è da sogno: non può esplodere, non ha emissioni o scorie, non occupa tanto spazio ed è super efficiente. Ma funziona davvero? La vera questione è al momento proprio questa. Tutto è infatti per adesso sulla carta. Il primo test è previsto entro un anno, il primo prototipo di mini centrale a fusione nucleare dovrebbe essere realizzato entro 5 anni e, se tutto dovesse andare per il verso giusto, probabilmente di qui a 10 anni dovrebbe entrare in funzione la prima centrale. Forse un progetto troppo in là per parlarne concretamente oggi.
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