Mondiali in Qatar 2022, il nuovo pericolo adesso è l’Isis

di Onofrio Marco Mancini
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Nuove nubi si addensano sul futuro del Mondiale in Qatar, quello che nel 2022 dovrebbe portare il calcio che conta per la prima volta nella sua storia in un Paese arabo. Il Qatar negli ultimi mesi è stato accusato di tutto, dalla corruzione dei delegati Fifa per ottenere i voti necessari all’assegnazione al far lavorare i propri operai con una paga da schiavitù e in condizioni pietose, tanto che sono centinaia i morti che si contano nei cantieri. Ora però la goccia che potrebbe far traboccare il vaso è rappresentata dall’Isis.

L’organizzazione terroristica che punta a formare uno Stato islamico che racchiuda tutti i Paesi arabi, dal Medioriente all’Africa Centro-Settentrionale, ha minacciato il Qatar di ritorsioni se il Mondiale di calcio si dovesse disputare davvero. Il Mondiale, a dir la verità, è già a rischio per altri motivi. L’inchiesta sulla corruzione ed il fatto che in Qatar d’estate si raggiungano i 50 gradi, condizioni non accettabili per una partita di calcio, hanno già creato qualche grattacapo agli organizzatori che stavano pensando di annullare l’evento. Adesso la minaccia terroristica potrebbe davvero dare il colpo finale.

L’Isis infatti cerca di cancellare tutto ciò che è Occidentale dal proprio territorio. Degli ultimi mesi sono le notizie che proprio uno dei simboli della ricchezza del mondo moderno, il calcio, è stato preso di mira. È stato infatti vietato giocare a calcio per le strade e alcuni degli attacchi terroristici più cruenti sono stati portati proprio durante le partite di calcio, a scapito di ignari spettatori riuniti davanti al televisore. Ora l’Isis, che come chiunque inneggi allo Stato islamico è considerato fuorilegge in Qatar, minaccia ritorsioni contro il Paese, sotto forma di attentati, se la manifestazione non fosse cancellata.

A tutto questo si aggiunge anche che, nonostante molti emiri del Qatar stiano investendo nel calcio, non solo i ricchi proprietari del PSG ma anche in piccole squadre nei Paesi mediorientali, sono molte le organizzazioni internazionali antiterrorismo che sospettano legami tra gli emiri qatarioti e proprio i terroristi che verrebbero finanziati dai petroldollari. Uno dei tanti motivi per cancellare i Mondiali in Qatar del 2022.

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