Germania campione del mondo, il meglio e il peggio di Brasile 2014

di Onofrio Marco Mancini
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top e flop mondiale 2014

I campionati del mondo brasiliani si sono conclusi ieri notte e, per una volta, ha vinto la squadra che più se l’è meritato: la Germania. I tedeschi sono l’unica squadra che ha mostrato un bel gioco sempre, in ogni partita, sono apparsi solidi in ogni reparto e sono riusciti a dare spettacolo ogni volta che sono scesi in campo. Hanno aperto il Mondiale con un sonoro 4-0 al Portogallo e lo hanno concluso vincendo nei tempi supplementari contro una discreta Argentina. I tedeschi però tornano a casa con la consapevolezza di aver scritto la storia, non tanto per la quarta coppa del mondo conquistata, ma soprattutto per il 7-1 rifilato ai padroni di casa del Brasile. Ripercorriamo l’intero Mondiale con il meglio e il peggio di Brasile 2014.

I top di Brasile 2014

A parte la Germania, che sarebbe scontato inserire nel meglio, a livello di squadre possiamo inserire l’Olanda che per il secondo Mondiale consecutivo ha fatto tremare tutti. è arrivata al terzo posto dopo essere stata eliminata solo ai calci di rigore dall’Argentina. Gli olandesi però tornano a casa con il sorriso dato che, insieme alla Germania e alla Costa Rica, sono l’unica squadra che esce imbattuta dal Mondiale, ed in più si sono vendicati della sconfitta nella finale del 2010 ad opera della Spagna, battendo gli iberici per 5-1.

Top anche la Costa Rica, la nazionale più sorprendente del Mondiale. I centramericani erano inseriti in uno dei gironi più duri, quello di Italia, Inghilterra e Uruguay, ma l’hanno concluso incredibilmente al primo posto e sono riusciti ad arrivare fino ai quarti di finale dove sono stati eliminati ai calci di rigore dall’Olanda.

Per quanto riguarda i singoli giocatori, si sono messi in luce, tra i big, Muller (probabilmente il migliore dell’intero Mondiale), e poi Neymar, Robben, Mascherano e Sanchez, mentre tra le sorprese piacevoli dobbiamo annoverare mezza Colombia, tra cui spiccano Cuadrado e James Rodriguez, il capocannoniere del Mondiale, e poi Oscar, Kroos, mezza nazionale olandese, il centravanti della Costa Rica Campbell e la sua spalla Bolanos, Feghouli, E. Valencia e diversi giocatori americani che, anche senza individualità, hanno mostrato un collettivo molto interessante. Questo è però stato ribattezzato il Mondiale dei portieri perché se ne sono visti alcuni veramente eccezionali. A parte Neuer, premiato con il guanto d’oro, meritatamente, c’era ad esempio Romero che si è riscattato da alcune annate a livello di club non proprio eccezionali, ed anche Julio Cesar che si è preso una bella rivincita; ma si sono messi in luce alcuni ottimi portieri come Navas della Costa Rica, Ochoa del Messico, la sorpresa Cilessen dell’Olanda ed il portiere pararigori Krul, Haghighi dell’Iran ed Eneyama della Nigeria.

I Flop di Brasile 2014

I flop dell’ultimo Mondiale sono davvero tanti, e purtroppo il primo di questi è l’Italia. A nostra parziale discolpa va detto che tantissime nazionali, specialmente europee, hanno deluso in questo Mondiale, a partire dai campioni di tutto della Spagna fino all’Inghilterra o il Portogallo, ma essere eliminati dalla Costa Rica brucia e brucerà ancora per molto. L’Italia ha fatto harakiri dopo un’ottima prima partita giocata e vinta contro gli inglesi. Dopo di allora due pessime partite contro i costaricani e gli uruguaiani, condite dallo spogliatoio spaccato tra senatori e giovani, hanno riportato gli azzurri in Italia prima del previsto.  A livello di squadra le delusioni, oltre alle nazionali già indicate, sono pervenute da Croazia (sembrava che i suoi giovani dovessero spaccare il mondo, ed invece hanno perso due partite su tre), Costa d’Avorio (aveva la qualificazione in mano ma si è fatta superare all’ultimo istante), e Russia.

A livello di calciatori invece, le delusioni principali sono pervenute da Mario Balotelli e Antonio Cassano per l’Italia, dall’intera nazionale spagnola e soprattutto da Diego Costa, da Suarez e da quel morso alla spalla di Chiellini che gli è valsa una squalifica per 9 giornate e un Daspo di 4 mesi, e poi dall’intero Brasile fatta eccezione per Neymar (appena si è infortunato l’attaccante, la sua nazionale è implosa), Higuain che ha disputato un Mondiale sottotono e si è divorato la palla della possibile vittoria, Cristiano Ronaldo, ma va detto che ha giocato mezzo infortunato, e Lukaku che doveva essere l’attaccante del futuro, ed invece si è fatto superare tra le priorità dal terzo attaccante della rosa belga.

Concludiamo inserendo come sempre tra i flop l’organizzazione FIFA che ha avuto la brillante idea di far disputare molte partite, tra cui 2 su 3 dell’Italia, alle ore 13:00 in città al livello dell’Equatore nelle quali era talmente impossibile giocare a calcio (la temperatura percepita superava i 40 gradi) da costringere l’inserimento dei time-out; e per altre scelte rivedibili, compresa la ciliegina sulla torta, ovvero assegnare a Lionel Messi il pallone d’oro del Mondiale quando l’argentino ha disputato un torneo molto al di sotto delle sue possibilità, non incidendo praticamente mai ad eccezione della gara contro l’Iran, e che nell’ultima partita è stato probabilmente il peggiore in campo.

Foto: Fifa su Facebook

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