Mondiali Brasile 2014, convocati e analisi del Girone B

di Onofrio Marco Mancini
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girone b

Il Girone B dei Mondiali Brasile 2014 è il classico girone di ferro. Probabilmente è quello più duro dell’intero torneo dato che racchiude alcuni dei calciatori più forti del mondo. La testa di serie è la Spagna campione del mondo e d’Europa, ma quest’anno il suo cammino verso la finale non è più così scontato. Gli iberici infatti hanno più o meno la stessa squadra che ha sollevato la coppa in Sudafrica, solo con 4 anni in più, e già nel girone dovrà fare i conti con nazionali molto pericolose, e certamente da non sottovalutare, come Olanda (seconda 4 anni fa e molto talentuosa), Cile (tra le squadre più forti del Sudamerica) e Australia che al Mondiale si è sempre fatta valere. Analizziamo le convocazioni.

Spagna

Portieri: Casillas (Real Madrid), Reina (Napoli), De Gea (Manchester United).
Difensori:
Sergio Ramos, Carvajal (Real Madrid), Piqué, Jordi Alba (Barcellona), Javi Martinez (Bayern Monaco), Azpilicueta (Chelsea), Albiol (Napoli), Juanfran (Atletico Madrid), Moreno (Siviglia)
Centrocampisti:
Xavi, Busquets, Iniesta, Fabregas (Barcellona), Xabi Alonso (Real Madrid), David Silva (Manchester City), Thiago Alcantara (Bayern Monaco), Koke (Atletico Madrid), Cazorla (Arsenal), Iturraspe (Athletic Bilbao), Juan Mata (Manchester United)
Attaccanti:
Pedro (Barcellona), Jesus Navas e Negredo (Manchester City), Diego Costa, David Villa (Atletico Madrid), Torres (Chelsea), Llorente (Juventus).

Per capire l’alto livello del gioco di questa Spagna basta dire due nomi non dei convocati, ma di chi è rimasto fuori dall’elenco: Illaramendi del Real Madrid e Callejon del Napoli. I tre portieri hanno vinto molto (alcuni tutto) e sono tra i più forti del mondo, in attacco si è aggiunto di recente un esplosivo Diego Costa che ha risolto l’annoso problema degli attaccanti spagnoli forti ma che non segnano tanto. Forse qualche problema ci può essere tra difesa e centrocampo che sono pieni di giocatori tecnicamente eccelsi, ma ormai con tanti anni sulle spalle e forse con meno motivazione rispetto al passato.

Olanda

Portieri: Jasper Cillessen (Ajax), Tim Krul (Newcastle United), Jeroen Zoet (PSV), Michel Vorm (Swansea City).
Difensori: Patrick van Aanholt (Vitesse), Daley Blind (Ajax), Daryl Janmaat (Feyenoord), Terence Kongolo (Feyenoord), Bruno Martins Indi (Feyenoord), Karim Rekik (PSV), Joël Veltman (Ajax), Paul Verhaegh (FC Augsburg), Ron Vlaar (Aston Villa), Stefan de Vrij (Feyenoord).
Centrocampisti: Jordy Clasie (Feyenoord), Leroy Fer (Norwich City), Jonathan de Guzman (Swansea City), Nigel de Jong (AC Milan), Quincy Promes (FC Twente), Wesley Sneijder (Galatasaray), Tonny Vilhena (Feyenoord), Rafael van der Vaart (HSV), Georginio Wijnaldum (PSV).
Attaccanti: Jean-Paul Boëtius (Feyenoord), Memphis Depay (PSV), Klaas Jan Huntelaar (Schalke 04), Dirk Kuyt (Fenerbahçe), Jeremain Lens (Dinamo Kiev), Robin van Persie (Manchester United), Arjen Robben (Bayern München).

La nazionale olandese è un mix di giovani interessanti, concentrati tra porta e difesa, e uomini esperti e già consacrati a centrocampo e in attacco. Un reparto avanzato composto da uomini come Sneijder, Van der Vaart, Huntelaar, Robben e Van Persie farebbe paura a qualsiasi squadra, mentre in difesa i vari Martins Indi, Janmaat e compagni sono seguiti da tanti club di livello internazionale. Forse l’unico limite è proprio che il reparto arretrato ha poca esperienza a livello internazionale e così l’alto tasso tecnico offensivo potrebbe non bastare.

Cile

Portieri: Claudio Bravo (Real Sociedad, España), Cristopher Toselli (Universidad Católica), Johnny Herrera (Universidad de Chile), Paulo Garcés (O’Higgins)
Difensori: Gonzalo Jara (Nothingham Forest, Inglaterra), Enzo Andía (Universidad Católica), José Rojas (Universidad de Chile), Marcos González (Unión Española), Gary Medel (Cardiff City), Mauricio Isla (Juventus), Eugenio Mena (Santos), Miiko Albornoz (Malmo)
Centrocampisti: Francisco Silva (Osasuna), Felipe Gutiérrez (Twente), José Pedro Fuenzalida (Colo Colo), Pablo Hernández (O’Higgins), Marcelo Díaz (Basilea), Arturo Vidal (Juventus), Carlos Carmona (Atalanta), Charles Aránguiz (Internacional), Jean Beausejour (Wigan), Matías Fernández (Fiorentina), Jorge Valdivia (Palmeiras), Rodrigo Millar (Atlas)
Attaccanti: Esteban Paredes (Colo Colo), Gustavo Canales (Unión Española), Eduardo Vargas (Valencia), Alexis Sánchez (Barcelona), Fabián Orellana (Granada), Mauricio Pinilla (Cagliari).

Il Cile è la squadra più “italiana” del Sudamerica. Sono molte le nostre conoscenze, da Vidal a Isla, da Carmona a Matias Fernandez, fino a Sanchez, Pinilla ed Edu Vargas. Tutti giocatori che conosciamo benissimo e sappiamo che sono dotati di grande tecnica. Anche in questo caso però è l’inesperienza internazionale che potrebbe far pagare dazio alla nazionale cilena. Metà squadra infatti l’Europa l’ha sempre vista solo sulla cartina, e poi resta da vedere in che condizioni è Vidal che, si sa, quando è in forma può cambiare la partita, ma è stato operato di recente e non è detto che possa recuperare in pieno. Sulla carta il Cile è destinato a finire terzo, ma non si può sottovalutare una squadra che gioca da squadra, e che può mettere in difficoltà qualsiasi avversario.

Australia

Portieri: Mat Ryan (Club Brugge), Mitch Langerak (Borussia Dortmund), Eugene Galekovic (Adelaide Utd), Mark Birighitti (Newcastle Jets);
Difensori: Mattew Spiranovic (Western Sydney Wanderers), Ryan McGowan (Shandong Luneng), Ivan Franjic (Brisbane Roar), Jason Davidson (Heracles), Curtis Good (Newcastle United), Alex Wilkinson (Jeonbuk Motors), Luke Wilkshire (Dinamo Mosca), Bailey Wright (Preston North End);
Centrocampisti: Mark Milligan (Melbourne Victory), Mile Jedinak (Crystal Palace), James Holland (Austria Vienna), Matt McKay (Brisbane Roar), Dario Vidosic (Sion), Mark Bresciano (Al Gharafa), Massimo Luongo (Swindon Town), Adam Sarota (Utrecht), Oliver Bozanic (Lucerna), Tom Rogic (Celtic), Josh Brillante (Newcastle Jets);
Attaccanti: Tim Cahill (New York Red Bulls), Tommy Oar (Utrecht), James Troisi (Atalanta), Mathew Leckie (Francoforte), Adam Taggart (Newcastle Jets), Josh Kennedy (Nagoya Grampus), Ben Halloran (Fortuna Dusseldorf).

L’Australia è sicuramente la vittima sacrificale di questo girone. Anche se domina le qualificazioni sia in Oceania che in Asia, non può di certo creare problemi a nazionali ben più navigate. Il fatto poi che siano stati convocati giocatori che ormai hanno fatto il loro tempo come l’ex palermitano Bresciano o Tim Cahill, oppure uno come Troisi che quest’anno nell’Atalanta sarà sceso in campo in 2-3 partite, la dice lunga.

Il nostro pronostico

Come detto, sulla carta la classifica finale dovrebbe recitare Spagna prima, Olanda seconda, Cile terzo e Australia quarta. Ma non è detto che finisca così. Il girone sarà aperto proprio da Spagna-Olanda (se fosse stata l’ultima partita sarebbe stato tutto più semplice per entrambe), e se gli Oranje facessero uno scherzo agli spagnoli, tutto si complicherebbe. Nella gara successiva infatti proprio la Spagna si ritroverà a giocare contro un Cile che fa del contropiede la sua arma migliore, ed anche se i sudamericani hanno poche chance di cavarsela, potrebbero anche loro giocare un brutto tiro agli iberici che poi si dovrebbero giocare tutto contro l’Australia, brutto cliente quando si gioca il tutto per tutto. A mio avviso in questo girone ha più chance di passare l’Olanda degli spagnoli, almeno come primi. Se passassero come secondi si troverebbero agli ottavi il Brasile, chissà che dopo 6 anni di vittorie senza fine, non si possa chiudere un ciclo meraviglioso.

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Analisi Mondiali Brasile 2014: il Girone C - M'informo 20 Maggio 2014 - 08:01

[…] il già analizzato Girone B è il cosiddetto “girone di ferro”, il Girone C lo potremmo definire il girone della […]

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