Coppe europee, male l’Italia in Champions ed Europa League

di Onofrio Marco Mancini
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Le coppe europee per l’Italia continuano ad essere un tabù. Il continuo declino delle compagini italiane non si ferma nemmeno in questa settimana nella quale si registrano essenzialmente due aspetti: gli squadroni europei sono sempre più imprendibili (Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco e PSG sembrano di un altro pianeta) mentre le nostre squadre, a confronto, sembrano appartenere alla Serie B.

Il sorteggio tanto maledetto che ha fatto incontrare Juventus e Fiorentina forse è stato un bene perché ci assicura che almeno una squadra italiana accederà ai quarti di finale dell’Europa League perché contro una squadra straniera probabilmente sarebbero state eliminate. Ma andiamo con ordine.

La settimana maledetta è cominciata martedì con il Milan contro l’Atletico Madrid. Gli spagnoli, si sa, sono decisamente più forti, ma il Milan in Champions si trasforma, ed infatti dopo aver subito un gol dopo 3 minuti, la rete di Kakà aveva fatto sperare in chissà quale miracolo. A quel punto sarebbe bastato un solo gol per qualificarsi, ma la difesa del Milan quest’anno è imbarazzante e forse l’arrivo di Rami ha persino peggiorato le cose. Fatto sta che alla fine i gol incassati dai rossoneri sono stati ben 4 (che diventano 5 con quello dell’andata), mentre le reti fatte sono rimaste ferme ad una. Addio Champions anche per quest’anno e chissà ancora per quanto visto che la qualificazione alla prossima è impossibile.

Tra martedì e mercoledì poi le corazzate europee hanno continuato a spaventarci, vedi i passaggi alquanto facili per Bayern, PSG e Barça, per poi arrivare al giovedì che non ti aspetti. La Juventus, che nel suo Stadium è un rullo compressore, appare meno brillante del solito, la Fiorentina di Montella la imbriglia come ha fatto già due volte in campionato quest’anno, e così dopo una vittoria dei viola ed una dei bianconeri, è arrivato un pareggio per 1-1 che dà un leggero vantaggio ai toscani per la gara di ritorno.

Male invece il Napoli apparso in ritardo di condizione, quasi fosse in affanno, contro un Porto che questa competizione negli ultimi anni l’ha sempre vinta o è sempre arrivato in fondo. Alla fine i portoghesi hanno vinto 1-0 (anche con un po’ di fortuna) grazie alla rete di quel Martinez che De Laurentiis aveva tentato in tutti i modi di prendere la scorsa estate, senza successo. Visto il giocatore che è stato preso al suo posto, Zapata, l’errore è stato fatale. La qualificazione non è ancora compromessa, al ritorno al San Paolo può accadere di tutto, ma il Porto è un gran brutto cliente per niente da sottovalutare, ci vorrà il miglior Napoli in grado di battere Arsenal e Borussia Dortmund per passare il turno.

Per fortuna per le italiane non sembrano esserci in Europa League squadroni eccessivamente pericolosi, quindi la squadra che passerà tra Juve e Fiorentina, e se dovesse passare anche il Napoli, avrebbero buone chance di arrivare alla fine. Le uniche due che hanno fatto una buona figura ieri sera sono state il Valencia che ha vinto 0-3 sul campo del Ludogorets, una squadra che da noi non giocherebbe nemmeno in Serie B e che non si capisce ancora come abbia fatto ad eliminare la Lazio, ed il Lione che ha vinto 4-1 contro il Viktoria Plzen ma che è ben lontano dai fasti di un tempo. Quasi eliminate invece due delle favorite: il Siviglia, che ha perso il derby in casa contro il Betis 0-2, ed il Tottenham che è uscito dal campo amico con un pesante 1-3 contro il Benfica.

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