Dalla prossima stagione non si scherza più. Entra infatti in vigore il fair play finanziario, e per gli sceicchi abituati a spendere e spandere nel calcio saranno dolori. L’ultimo allarme arriva dal quotidiano Sport secondo il quale la Uefa avrebbe avviato delle indagini disciplinari su 76 club europei, tra i quali i più importanti sono PSG, Manchester City, Monaco e Chelsea. Secondo le nuove regole infatti queste squadre hanno violato il fair play finanziario, cioè la possibilità di spendere solo quello che si è guadagnato, senza far registrare passivi eccessivi di bilancio, e per questo rischiano grosse sanzioni.
Il club che rischia più di tutti è il PSG che negli ultimi anni ha speso fior di milioni senza battere ciglio per ingaggiare campioni come Ibrahimovic, Thiago Silva, Lucas, Verratti, Lavezzi e tanti altri. Vi risparmiamo tutti i calcoli complicati sui quali ancora non c’è chiarezza ma dovranno farla necessariamente i ragionieri dell’Uefa in quanto gli sceicchi avrebbero tentato di aggirare le regole creando una sorta di sponsorizzazione fittizia per mascherare la capitalizzazione privata che non è più consentita. Alla fine dei conti il PSG rischia di vedere a bilancio una perdita di 120 milioni di euro (che potrebbero arrivare persino a 200), ma nella prossima stagione ne saranno consentiti solo 45. Per questo rischia la pena massima dell’esclusione dalle prossime competizioni internazionali, con tanto di esclusione perpetua finché non rimetterà i conti in ordine.
Ma la questione è piuttosto spinosa. Come si fa a tenere fuori dalle competizioni la squadra più forte di Francia che negli ultimi anni ha smosso centinaia di milioni di euro? L’ipotesi è che perciò la Uefa potrebbe fare un’eccezione. Per non risultare troppo morbida, e perdere di credibilità creando un pericoloso precedente, la massima istituzione calcistica europea potrebbe decidere due strade alternative all’esclusione: il blocco dei premi Uefa e quello del mercato in entrata (in pratica il PSG potrebbe solo vendere finché non appiana i debiti, e ingaggiare solo parametri zero), oppure potrebbe ammettere la squadra alla Champions, ma senza i giocatori che superano il valore degli introiti, il che si tradurrebbe in una squadra senza campioni. Tra qualche mese sapremo il verdetto.
Altra squadra che rischia è il Manchester City. Gli sceicchi del City, parenti di quelli del PSG, hanno commesso lo stesso “peccato”, ma l’hanno fatto diversi anni prima, in periodi in cui non si parlava ancora di Fair Play finanziario. Così negli ultimi anni si sono ravveduti ed hanno tentato di rimettere i conti in ordine. La perdita aggregata, che è il valore che conta, secondo i calcoli effettuati da Sport Mediaset potrebbe attestarsi sugli 80-100 milioni, circa il doppio di quanto è consentito. Siccome però i conti del club sono in miglioramento, a quanto pare il City non rischia di non partecipare alle coppe, ma solo le sanzioni accessorie elencate prima per il PSG, ovvero blocco del mercato e dei premi, e limitazione nella possibilità di schierare alcuni giocatori.
Più o meno dovrebbe essere quello che può capitare all’Inter che attualmente mostra un passivo di 80 milioni. Anche i nerazzurri sono in miglioramento (lo scorso anno erano sotto di 157 milioni), e perciò rischiano solo di non vedere i pochi milioni che offre la partecipazione all’Europa League del prossimo anno, il danno sarebbe minore. Al limite della sanzione ci sono anche Chelsea, Monaco e Galatasaray, vedremo se rischieranno davvero qualcosa.
La Juventus fino all’anno scorso rischiava, ma alla fine è riuscita a rientrare nei parametri (passivo di soli 24 milioni di euro) ed il primo bilancio di quest’anno è positivo. Semmai a rischio è la Roma che viene da due stagioni senza coppe che pesano molto visti gli stipendi piuttosto alti. Attualmente lo sforamento è di 53 milioni, ci sono le possibilità per rientrare dal debito, ma non è del tutto salva da rischi. Ok invece la situazione per Milan, Fiorentina e Napoli che sono in attivo.