Con la nomination per l’Oscar al miglior film straniero de La Grande Bellezza di Sorrentino, si è riacceso l’interesse degli italiani, mai completamente sopito, per il cinema. Per decenni l’Italia e gli attori nostrani sono stati venerati anche al di fuori dei confini nazionali. Da Mastroianni alla Loren, da Fellini a Benigni, il successo è stato indiscutibile. Negli ultimi anni, complici una serie di fattori, artistici ed economici, il movimento italiano è andato un po’ perdendosi, insieme all’interesse per il cinema. Eppure proveniamo da una tradizione storica eccezionale che ci ha visti quasi sempre presenti almeno tra le nomination dell’Academy Awards.
Sono 8 anni che un film italiano non veniva nominato agli Oscar (l’ultimo fu La Bestia nel Cuore di Cristina Comencini, che però non vinse il premio), e 16 anni che non vinciamo l’ambita statuetta, dal mitico La Vita è Bella di Benigni. Eppure premi così ambiti nella storia italiana non sono mai mancati.
Il primo a vincerlo fu Vittorio De Sica con Sciuscià nel lontano 1948, agli albori del cinema, che fu premiato in quella categoria che all’epoca si chiamava “Pellicole non Americane”. Appena due anni De Sica bissò con Ladri di Biciclette. Passato il periodo d’oro del regista romano iniziò l’Era di Fellini che vinse l’ambito premio prima nel ’57 con La Strada e poi nel ’58 con Le Notti di Cabiria. Negli anni successivi l’Italia è sempre presente nelle nominations ma non riesce a vincere fino al ’63 quando Fellini ritorna con Otto e Mezzo.
Nel 1964 ritorna in voga De Sica che con Ieri, Oggi e Domani riesce ad ottenere, grazie alla magnifica coppia Sophia Loren e Marcello Mastroianni, la statuetta, seguito sette anni dopo da Elio Petri con Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, seguito l’anno dopo da Il giardino dei Finzi Contini, sempre di De Sica. Nel ’75 è ancora Fellini a portare un premio all’Italia con Amarcord mentre nel 1990 riesce nell’impresa anche Tornatore con Nuovo Cinema Paradiso, seguito due anni dopo da Mediterraneo di Salvatores. A chiudere questa sequela di successi è Benigni che con La Vita è Bella ottiene più premi di tutti. L’attore e regista toscano infatti strappa, per la prima volta per un film italiano, 3 Oscar (oltre al miglior film straniero anche la migliore colonna sonora e migliore attore protagonista), ed entra nell’elenco del miglior film in assoluto, una rarità che viene concessa ai film non americani in via del tutto eccezionale.
Tra i film italiani che hanno solo sfiorato l’Oscar, ma si sono dovuti fermare alle nomination, ci sono I Soliti Ignoti, La Ragazza con la Pistola, La Grande Guerra e I Nuovi Mostri di Monicelli, Kapò e Battaglia di Algeri di Pontecorvo, Quattro Giornate di Napoli di Loy, Matrimonio all’Italiana di De Sica, Profumo di Donna di Risi, Pasqualino Settebellezze di Lina Wertmuller, Una Giornata Particolare e La Famiglia di Scola, Dimenticare Venezia di Brusati, Tre Fratelli di Rosi, Porte Aperte di Amelio e L’uomo delle Stelle di Tornatore.