Nuovo codice della strada, tutte le nuove norme del 2014

di Onofrio Marco Mancini
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incidente

Il 2014 porta con sé, oltre a tagli e nuove tasse, anche la modifica del codice della strada. Nulla di complicato, per gli automobilisti cambia poco o nulla, ma con questa nuova legge l’unica novità è che dovranno fare, se possibile, ancora più attenzione di prima visto che vengono inasprite le pene per i reati stradali. Una decisione forse tardiva ma da più parti richiesta viste le migliaia vittime che ogni anno lasciano la propria vita sull’asfalto, e che già in queste prime ore del 2014 hanno avviato la conta.

Tra i nuovi provvedimenti quello sicuramente più importante è l’introduzione del reato di omicidio stradale. Con l’introduzione di questo reato i processi contro chi provoca un incidente saranno più rapidi rispetto a prima, equiparandoli a quelli dell’omicidio tradizionale. La ratio che sta alla base della norma è

proteggere quelle famiglie che si sentono offese nel loro dolore perché non hanno i riscontri che meriterebbero. Si tratta ormai di un problema sociale e come tale va affrontato, quindi introducendo strumenti dissuasivi per chi ritiene di potersi mettere alla guida pur non essendo completamente padrone di se stesso e dunque in disprezzo della vita altrui.

In sostanza la nuova legge irrigidisce le pene, già esistenti, per la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe. Se fino ad oggi erano previste pene detentive lievi e ritiro temporaneo della patente, con questa modifica, in caso di incidente con vittime, il rischio è subire una condanna come quella per omicidio colposo che prevede una pena fino a 10 anni. La revoca della patente diventa così definitiva (oggi, dopo un apposito corso ed un nuovo esame, è possibile ottenerla di nuovo), e l’effetto della nuova legge si estende anche per l’omissione di soccorso. Ovviamente sono compresi sia gli incidenti che i semplici investimenti di pedoni e ciclisti.

Infine, oltre alla pena detentiva maggiore, viene velocizzato anche il processo che si terrà per direttissima nel caso in cui la dinamica dell’incidente fosse chiara; in caso contrario si potrebbe comunque ricorrere al rito immediato. Anche il risarcimento economico sarebbe più rapido. Le Associazioni delle vittime della strada volevano anche un ulteriore inasprimento della pena, equiparando l’omicidio stradale a quello doloso (ancora più grave di quello colposo perché voluto), ma il legislatore ha ritenuto che fosse sufficiente quanto deciso. La nuova norma dovrebbe entrare in vigore dal prossimo febbraio.

Foto: © Thinkstock

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