Il risultato delle primarie del PD era scontato. Che Matteo Renzi vincesse, ormai lo si sapeva da mesi. Probabilmente però non ci si aspettavano i numeri che il sindaco di Firenze adesso potrà vantare. Prima di tutto l’affluenza, quasi 3 milioni di votanti, quasi un record, peraltro inaspettato visto che le previsioni davano un milione di votanti scarso. Ma soprattutto la percentuale di voti schiaccianti la dice lunga sulla fiducia sugli altri due candidati. Non tanto per il povero Civati che ha fatto il suo e da outsider si è comportato bene, ma lo smacco è nei confronti di Gianni Cuperlo e di quell’ala conservatrice del partito che lui rappresenta.
Le urne sono state molto chiare: Renzi 68%, Cuperlo 18%, Civati 14%. Più di due elettori PD su tre sono con Renzi, e questo non farà altro che dargli maggior peso politico nelle decisioni all’interno del partito. Ma cosa cambierà adesso nelle dinamiche di partito, e soprattutto quali risvolti si avranno nell’attuale Governo? Proviamo a rispondere a queste domande singolarmente.
All’interno del partito arriverà una ventata di gioventù. Ora Renzi ha l’opportunità di rottamare sul serio i vecchi politicanti, e quindi probabilmente i vari D’Alema, Bersani e tutti gli altri rappresentanti della vecchia politica saranno messi in disparte e faranno spazio ai quarantenni e ancora più giovani. Le politiche sulle quali Renzi ha intenzione di puntare nei prossimi mesi, sia battendo su questo Governo che su quelli che verranno, e che si augura di guidare, sono prima di tutto una legge elettorale che permetta di governare e che garantisca il bipolarismo. In questo senso lui è il più forte sostenitore di una legge sul modello di quella dei sindaci. E poi punta ad abolire il bicameralismo, aspetto sul quale ha un largo appoggio sia da sinistra che soprattutto da destra, per abolire il Senato e portare così ad un risparmio sia in termini economici (si risparmierebbe un miliardo l’anno) che di tempi visto che per approvare una legge ci vorrebbe molto meno tempo.
Questi i primi provvedimenti che Renzi ha in mente. Ovviamente ce ne sono molti altri, ma quello che più ci si attende nei prossimi giorni è il cambiamento degli equilibri all’interno del partito e vedere come cambierà il rapporto con il Nuovo Centrodestra di Alfano, il quale non è proprio ben visto dal sindaco di Firenze.
Foto: Renzi su Facebook