Ieri sera su Sky i tre candidati alle Primarie per il segretario del PD si sono dati battaglia nel classico confronto pre-elettorale. Nonostante siano tutti dello stesso partito, nelle scorse settimane si sono tirati parecchie frecciatine l’uno con l’altro, ed anche ieri non sono mancate, anche se in toni decisamente più pacati. Civati, Cuperlo e Renzi. Il nome del vincitore delle primarie è quasi scontato, ma intanto andiamo ad analizzare i temi toccati durante il talk show che si è svolto molto in stile X Factor (considerando anche che hanno “occupato” proprio il palco del programma).
Partiamo subito col dire che ognuno aveva i suoi temi forti. Civati è andato più sul “sociale”, probabilmente con temi più a sinistra dei tre, Cuperlo sul tema del lavoro, mentre Renzi si è concentrato più sull’economia e sui temi istituzionali, confermando probabilmente di essere il più a destra dei tre. Tutti però concordano su una cosa: il Governo Letta sta facendo bene e deve continuare, specialmente ora che non c’è più Berlusconi.
Si parte dai temi più attuali come trovare le risorse per fare le riforme. Sul tema delle privatizzazioni vengono subito fuori le correnti di pensiero dei tre. Mentre Renzi parla di privatizzazioni da “fare bene”, Cuperlo preferisce le liberalizzazioni mentre Civati preferisce evitarle del tutto, migliorando la gestione di quegli asset statali finora trattati male come la scuola. Sulla spending review sono tutti e tre molto politically correct, e non sfiorano mai i temi delicati che poi vengono toccati dai Governi in carica come i tagli alle pensioni, all’istruzione e alla sanità. Per Renzi devono essere i cittadini, con davanti tutte le voci di spesa, a indicare dove tagliare; per Cuperlo vanno tagliati i privilegi come i doppi incarichi, per Civati vanno tagliate le spese centrali dello Stato.
Sul tema delle donne sono tutti piuttosto vaghi, e l’unica promessa un po’ più precisa la fa Cuperlo proponendo una legge sulla parità di salario tra uomo e donna. Sui parametri europei Cuperlo e Renzi vogliono che l’Italia si faccia rispettare nel Parlamento Europeo, ridiscutendo il nostro ruolo, mentre Civati propone di non soffermarsi sui numeri ma lasciare fuori dai parametri le spese fondamentali per lo sviluppo come scuola e ricerca. Su Imu, Iuc e, per dirla con una parola sola, ovvero tassa patrimoniale, tutti e tre hanno idee di sinistra: sì, si deve pagare. Renzi ci va più cauto parlando di “dare il buon esempio” mentre i suoi due sfidanti sono più netti: Civati vuol tassare il patrimonio creando l’anagrafe dei patrimoni, Cuperlo invece è netto: sì alla patrimoniale.
Sui temi sociali il punto è facilmente conquistato da Civati che su questi temi ha costruito la sua fama. Lui è favorevole a matrimoni e adozioni gay e sulle unioni civili; Cuperlo è favorevole alle unioni, ma non agli affidamenti o adozioni per i gay; Renzi invece se la cava con parole in inglese, sconosciute al pubblico italiano, ma che in sostanza vanno nella direzione di assistere gli omosessuali, ma non dandogli diritti come le coppie etero.
Tutti sono concordi con il fatto che questa legge elettorale va cambiata e sono tutti concordi sull’opportunità di utilizzare il modello a doppio turno come quello dei Comuni. Infine, per citare alcuni modelli, Cuperlo cita Enrico Berlinguer e Rosa Parks (la donna che ha dato il via in America alle leggi sull’uguaglianza delle razze); Renzi cita Meme Auzzi, ex segretario dei DS, e Don Primo Mazzolari, parroco partigiano che si è sempre battuto in favore dei poveri; Civati invece ironizza sul fatto che i suoi avversari citano tutte persone decedute e così dice di ispirarsi all’attuale sindaco di New York, l’italo-americano Bill De Blasio, e il sindaco anti-mafia Maria Carmela Lanzetta.
Per le Primarie PD l’appuntamento è per l’8 dicembre.
Foto: PD su Facebook
1 commenti
[…] i primi provvedimenti che Renzi ha in mente. Ovviamente ce ne sono molti altri, ma quello che più ci si attende nei prossimi giorni è il cambiamento degli equilibri […]