Non ti chiedo la Grazia ma la voglio. Si può riassumere con queste poche parole il pensiero di Silvio Berlusconi che continua non solo a tartassare il Presidente della Repubblica con le sue richieste, ma anche a manifestare preoccupanti segnali di senilità. L’ultima trovata del Cavaliere è di chiedere ogni giorno che gli venga concessa la Grazia dopo la condanna per frode fiscale passata ormai in giudicato. Una Grazia che lo salverebbe dai servizi sociali e che potrebbe anche non farlo decadere dal ruolo di Senatore, e gli permetterebbe di candidarsi alle prossime elezioni.
Ma come molte cose fatte nella sua vita, anche questa Berlusconi vuol farle al di sopra della legge. Vuole la Grazia, ma non vuol chiederla formalmente. Come dimostrato in un precedente post, la Grazia si può concedere soltanto se viene chiesta nero su bianco dal diretto interessato, dal suo avvocato o dai suoi parenti più stretti. Ma Berlusconi non vuol farlo, né vuole che Ghedini o i suoi figli presentino domanda. Napolitano più volte ha ribadito che non può concedere la Grazia senza una richiesta scritta, ma Berlusconi continua con la sua politica di richiesta verbale.
A questo punto, quattro mesi dopo la prima richiesta di Grazia, pare che il capo dello Stato si sia anche un po’ stufato di queste richieste, e ieri sera ha dichiarato:
Non solo non si sono create via via le condizioni per un eventuale intervento del capo dello Stato sulla base della Costituzione, delle leggi e dei precedenti, ma si sono ora manifestati giudizi e propositi di estrema gravità, privi di ogni misura nei contenuti e nei toni.
Tradotto sarebbe a dire “non solo non hai chiesto la Grazia, ma anche se lo facessi adesso non te la concedo più”. I propositi di estrema gravità sono essenzialmente le continue minacce velate che Berlusconi rivolge quasi giornalmente al Colle, parlando di golpe e altri complotti senza senso. Ma in questi mesi sono venuti a galla altri reati che il Cavaliere potrebbe avere commesso, e sui quali si attendono i giudizi in tribunale (caso Ruby, compravendita dei parlamentari e altro ancora). Per questo adesso la Grazia, se mai fosse passata per la mente di Napolitano, sembra allontanarsi.
Nel frattempo Berlusconi è sempre più ringalluzzito dal successo della ri-fondazione di Forza Italia e soprattutto dal fatto che sempre più giovani lo seguono, e così continua nella sua battaglia per la revisione del processo, minacciando anche di ricorrere alla Corte dei Diritti dell’Uomo ed anche presso il tribunale per la revisione del processo. Intanto per mercoledì è fissato un nuovo appuntamento cruciale: quello con la decadenza. Il voto sarà palese, cioè si sapranno nomi e cognomi di chi voterà contro e chi a favore. Berlusconi ha già annunciato di essere contento del voto palese perché potrà guardare in faccia i responsabili della sua decadenza. Probabilmente per trovare il vero responsabile, dovrebbe guardare uno specchio.
Foto: Berlusconi su Facebook