Arrestato sindaco leghista che non dava da mangiare ai bambini poveri

di Onofrio Marco Mancini
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sole delle alpiOscar Lancini, il sindaco della Lega Nord di Adro, in provincia di Brescia, salito alla ribalta lo scorso anno per aver cacciato dalla mensa della scuola elementare del suo paese dei bambini i cui genitori non avevano pagato la retta, torna di nuovo sotto i riflettori. Questa volta non per qualche altra trovata poco etica nei confronti di piccoli innocenti, ma di qualcosa di penale. È stato arrestato questa mattina con l’accusa di turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, più falso in atto pubblico. Tradotto significa che avrebbe truccato degli appalti pubblici.

Immediate le polemiche che di certo non potevano mancare. Il sindaco che si faceva portabandiera della legalità, che diceva che i figli dei poveri che non potevano pagare la retta non sarebbero dovuti pesare sulle tasche dei genitori che invece la pagavano, in altre occasioni non teneva comportamenti tanto legali. Anzi, il sindaco avrebbe ricevuto delle “utilità”, cioè dei favori, in cambio di appalti truccati.

Secondo l’accusa, che indaga anche su altre 24 persone, il sindaco di Adro non emanava bandi regolari, a cui teoricamente avrebbero potuto avere accesso tutti, ma dava appalti direttamente ad imprenditori che lui stesso sceglieva. In cambio non riceveva tangenti, ma questi imprenditori si accollavano le spese di alcune feste pubbliche. Secondo gli inquirenti i favori agli imprenditori, fatti passare per opere di urgenza per evitare le gare, sarebbero costati al Comune un milione di euro.

Lancini non è nuovo a guai con la giustizia. Già un paio di settimane fa la Corte dei Conti l’aveva condannato al pagamento di 10.600 euro per danno indiretto legato alla vicenda del Sole delle Alpi (simbolo della Lega piazzato sui muri degli edifici pubblici, che poi è stato rimosso), mentre nel giugno scorso aveva ricevuto un avviso di garanzia per peculato in seguito all’invio di alcune lettere alle famiglie del suo paesino su carta intestata del Comune, redatte per scopi personali.

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