Decadenza Berlusconi, la commissione vicina al sì

di Onofrio Marco Mancini
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Oggi la decadenza di Silvio Berlusconi da Senatore della Repubblica è più vicina. Nonostante l’appello video trasmesso a reti unificate per tutta la sera, i componenti della commissione elezioni non hanno dato ascolto alle parole del Cavaliere, né a quelle del relatore, il Senatore del PDL Augello, e di fatto ne hanno affossato le tesi. Augello, in sostanza, chiedeva che non fosse applicata la legge Severino che impedisce a chi è stato condannato in via definitiva per oltre 2 anni di ricoprire incarichi elettivi. Una decadenza che comunque tra un mese sarebbe diventata effettiva in quanto la condanna arrivata a luglio comprendeva anche l’impossibilità di ricoprire funzioni pubbliche ed il periodo preciso verrà ufficializzato a metà ottobre.

Ad ogni modo ieri sera si è manifestato uno scontro evidente che non può far altro che sfociare in una crisi di Governo di qui a qualche giorno. È accaduto che nelle due pre-votazioni sulla relazione di Augello il centrodestra è andato sempre sotto (14 a 9), e così a quella definitiva PDL, Lega e Gal (Grandi Autonomie e Libertà) hanno deciso di abbandonare l’aula. Il voto è stato praticamente unanime, 15-1, il voto favorevole alla relazione è dello stesso Augello, il quale è stato così dichiarato sollevato dal suo incarico.

Al suo posto andrà quindi Dario Stefàno di Sinistra Ecologia e Libertà che ora presenterà una nuova relazione nella quale di fatto dichiarerà decaduto Berlusconi. E vista la maggioranza in commissione, non dovrebbero esserci sorprese. Per il prossimo voto ci vorranno circa 10 giorni, e poi Berlusconi verrà dichiarato decaduto dal suo ruolo di Senatore. Resta solo da vedere se farà prima la politica, cercando di riguadagnare un po’ di credibilità, o la magistratura con il ricalcolo della pena accessoria che sicuramente non consentirà al leader del PDL di ricandidarsi alle prossime elezioni.

Foto: © Thinkstock

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