Dopo anni di tagli, finalmente spuntano nuovi fondi per finanziare la scuola. Non sarà nemmeno una frazione di quanto è stato tagliato in tutti questi anni, ma visti i tempi di vacche magre dell’economia italiana, si tratta di uno sforzo importante da parte del Governo. Il totale delle risorse finanziarie per la scuola ammonta a 400 milioni di euro (recuperati con le accise sugli alcolici) e verrà elargito in maniera da modernizzare un comparto scolastico fin troppo arretrato rispetto alla media europea. I fondi serviranno anche ad aiutare le famiglie in difficoltà. Questi tutti i punti chiave affrontati nel decreto presentato dal Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza:
– Costo dei libri scolastici ridotto: stop alle case editrici “furbe” che cambiano la disposizione di qualche decina di pagine, senza modificare i contenuti, per rendere necessario l’acquisto di un libro nuovo ogni anno. Con questo decreto sarà possibile utilizzare le edizioni precedenti, sempre che siano conformi alle indicazioni date dal Ministero. Inoltre i libri nuovi dovranno rimanere al di sotto di un tetto di spesa massima. Sarà il dirigente scolastico a decidere quale sia la soglia da non superare, e muoversi così all’interno di essa. Per gli alunni in condizioni economiche disagiate sono previsti anche 8 milioni di finanziamento per la fornitura di eBook e libri cartacei.
– Assunzione personale: riprendono le assunzioni nelle scuole. In particolare verranno finanziate le assunzioni per gli insegnanti di sostegno a partire dal 1° gennaio prossimo, ma anche per rinfoltire il personale tecnico-amministrativo sempre più carente allo stato attuale.
– Contributi agli studenti meritevoli: sono stati stanziati 15 milioni di euro per aiutare gli studenti meritevoli delle scuole medie e superiori a terminare gli studi anche in presenza di difficoltà economiche. Oltre al reddito basso delle famiglie e alla media scolastica, conterà anche il bisogno di un pasto nella mensa scolastica e il dover usufruire di mezzi pubblici nel tragitto casa-scuola. Inoltre ulteriori 100 milioni verranno destinati a borse di studio per gli universitari ed altri 6 milioni agli studenti iscritti agli istituti dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica.
– Wi-fi: internet non sarà confinato ai laboratori d’informatica ma il wi-fi arriverà gratuitamente in tutte le aule, con la priorità per le scuole secondarie.
– Lotta alla dispersione scolastica: per evitare che troppi studenti abbandonino la scuola senza un titolo di studio sono stati stanziati 15 milioni di euro per programmi di “didattica integrativa”, in modo da fornire un aiuto a chi necessita di migliorare la propria preparazione. Inoltre verrà potenziato anche il programma di orientamento per gli studenti all’ultimo anno.
– Incremento dell’insegnamento della geografia e dell’economia: stanziati 13 milioni per aumentare le ore scolastiche che prevedono l’insegnamento della geografia politica ed economica. Negli istituti tecnici e professionali sarà prevista un’ora in più dedicata a questa materia.
Oltre a tutti questi investimenti sono state aggiunte anche nuove norme a costo zero:
– Bonus maturità abolito: nei test d’ingresso alle università non si terrà più conto del bonus che viene assegnato automaticamente a seconda del voto ottenuto con la maturità.
– Stretta sulle sigarette: il divieto di fumare, già valido all’interno dell’edificio scolastico, viene esteso anche al cortile e alle aree di pertinenza degli istituti. Inoltre sono state introdotte delle multe da comminare anche in caso di utilizzo della sigaretta elettronica.
– Permesso di soggiorno: gli studenti figli di immigrati ma non cittadini comunitari otterranno automaticamente il permesso di soggiorno per tutta la durata degli studi.
Foto: © Thinkstock